Aosta: ultimo giorno in Consiglio dell’assessore Marco Sorbara tra nostalgia e un pizzico di timore
Da 26 giugno in Regione. Giornata di saluti anche per i consiglieri leghisti Spelgatti e Manfrin
Giornata di saluti in consiglio comunale per l’assessore alle Politiche Sociali, Marco Sorbara e per i consiglieri della Lega, Nicoletta Spelgatti e Andrea Manfrin che approderanno martedì 26 giugno sui banchi del Consiglio regionale.
Sorbara tra nostalgia e stimoli e timori verso la nuova avventura regionale
“Un bilancio decisamente positivo, dal mio punto di vista, al termine di questi otto anni di assessorato alle Politiche Sociali – spiega Marco Sorbara – in cui io e il mio staff abbiamo messo in campo il massimo impegno, cercando sempre di stare a stretto contatto con i cittadini. Lascio il Consiglio comunale con grande nostalgia e un pizzico di timore per la nuova avventura regionale che mi attende. Ho chiesto alla Giunta aostana, ringraziandola per il sostegno che mi ha sempre dato anche nei momenti più difficili, di essere un punto di riferimento in Regione per quanto riguarda gli ambiti che ho sempre seguito con costanza dal 2010: dai servizi per l’infanzia agli anziani, due settori che non conoscevo da vicino e che in questi anni sono stati sempre ai vertici delle varie graduatorie nazionali. Per quanto riguarda il Consiglio regionale che mi attende da martedì prossimo, posso solo dire una cosa, con lo spirito sportivo che mi contraddistingue: spero vivamente che ci sia un governo regionale senza personalismi e che lavori per il bene della nostra regione e con lo stesso obiettivo di salvaguardare i diritti e le necessità di tutti i valdostani“.
Tre anni intensi per Spelgatti e Manfrin con vista Consiglio Valle
I consiglieri leghisti Nicoletta Spelgatti ed Andrea Manfrin, anche loro ai saluti in vista dell’impegno regionale e dopo i grandi consensi elettorali, sono stati coloro che hanno presentato in tre anni più iniziative di tutti gli altri movimenti. «Purtroppo su 260 atti presentati in Consiglio comunale – spiegano Spelgatti e Manfrin – ben 200 sono stati respinti e tra questi quelli riguardanti temi decisamente importanti che avrebbero veramente potuto cambiare radicalmente ed in meglio la città».
Tra i 60 atti approvati in Consiglio figurano mozioni ed ordini del giorno in ambito urbanistico, sociale, turistico e commerciale. In totale le iniziative (comprese quelle fuori dal Consiglio) sono state quasi 800. In particolare tra i principali atti di indirizzo approvati figurano: l’accessibilità ai disabili di via Chambéry, la riqualificazione di rue du Petit Seminaire, la tutela dei lavoratori del bando anziani e l’aumento di fondi a disposizione, il contrasto agli abusivi ed ai danneggiatori degli alloggi popolari e all’accattonaggio molesto ed al degrado, la tutela dell’attività di via Martinet, il contrasto degli aumenti tariffari alle zone blu e, infine, le mozioni più politiche ed identitarie come l’istituzione dei corsi di patois, il no gender nelle scuole, il sì ai crocifissi nelle aule, il contrasto all’ironia dei morti di Charlie Hebdo e l’intitolazione di un parco alla memoria dei Martiri delle Foibe.
(f.c.)