Ali per il futuro: un aiuto alle famiglie con bambini piccoli
Aiutare le famiglie con bambini piccoli in difficoltà. E’ questo l’obiettivo del progetto “Ali per il futuro”, presentato lunedì 11 giugno all’asilo nido dell’Envers, a Pont-Suaz di Charvensod.
Si tratta di un progetto familiare personalizzato per sei famiglie valdostane con minori che vivono in situazione di vulnerabilità sociale; è stato selezionato da “Con bambini” nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile ed è finanziato dal bando Prima Infanzia aggiudicato a livello nazionale dalla cooperativa Leone Rosso in partnership con diversi soggetti della cooperazione sociale, università, enti di ricerca e formazione accreditati, associazioni, agenzie per il lavoro in quattro differenti, oltre alla Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Toscana e Puglia.
“Un confronto quello con le altre realtà importante e che ci ha permesso di portare delle risorse nella nostra regione”, afferma Cesare Marques, presidente della cooperativa sociale Leone Rosso.
Progetto ambizioso
Le risorse per questo progetto sono di 2 milioni e mezzo per quattro anni e si conta, non solo di poter aiutare 80 famiglie, ma di creare un modello funzionale che possa essere utilizzato in futuro anche per orientare le politiche d’intervento.
“Il progetto è costruito sulle esigenze del bambino e della sua famiglia e prevede la presa in carico globale, l’accesso ad un servizio educativo 0/6 anni e l’attivazione di azioni di sostegno alla genitorialità e al benessere psico-fisico dei bambini”, spiega Caterina Segata, responsabile del Progetto Ali per il Futuro della cooperativa sociale Società Dolce di Bologna.
Un altro aspetto importante sarà la sfera lavorativa. “Saranno creati dei percorsi specifici di orientamento al lavoro per i genitori che arricchiscono le azioni rivolte al nucleo familiare, con l’obiettivo finale di garantire ai bambini condizioni di vita adeguate e durature nel tempo – annuncia Renzo Colucci, direttore dell’ente di formazione Seneca sempre di Bologna -. Vogliamo andare ad intercettare quelle realtà al limite, quel famoso ceto medio che ha perso il lavoro, anche solo uno dei due coniugi e che pur trovandosi in difficoltà quasi si vergogna di chiedere aiuto o non sa come farlo”.
Le domande di accesso
I requisiti per fare domanda sono: avere uno o più figli dai 0 ai 6 anni, avere un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, non aver usufruito del medesimo intervento o affini di sostegno economico. Verrà stilata una graduatoria e in seguito le famiglie destinatarie saranno seguite dal case manager che le aiuterà a sviluppare il progetto personalizzato. Le famiglie sottoscriveranno un patto educativo e di orientamento al lavoro per due anni. Le domande dovranno essere presentate entro il 30 giugno prossimo.
Per fare domanda o per saperne di più si può visitare il sito www.aliperilfuturo.it.
In foto: Caterina Segata, Renzo Colucci, Cesare Marques, Nicoletta e Stefania le due case manager del progetto valdostano
(Simonetta Padalino)