Polizia Penitenziaria, 201° anniversario disertato dal sindacato autonomo
Celebrata oggi, lunedì, la ricorrenza. L'O.S.A,P.P. non partecipa e critica la festa
201° anniversario del Corpo di Polizia Penitenziaria, celebrato oggi, lunedì 21 maggio, alla Casa Circondariale di Brissogne, con l’assenza dell’O.S.A.P.P. (l’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria- sede di Aosta) fortemente critica con la direzione per la “mancanza di un vertice stabile – si legge in una nota – per la vergognosa situazione dell’acqua imbevibile e per lo stato disastroso delle relazioni sindacali“.
La risposta alle critiche del Comandante Di Martino
Critiche rispedite al mittente, senza fare polemiche dal Comandante della Polizia Penitenziaria, Roberto Di Martino, che ha sottolineato che “in autunno arriverà una direttore stabile, in estate ci sarà l’allacciamento all’acquedotto comunale per risolvere la situazione dell’acqua satura di cloro e che con l’assestamento della direzione cambieranno anche i rapporti sindacali“.
I dati attuali della Casa Circondariale
Polemiche a parte, il Comandante Di Martino (dal gennaio 2014 a capo della Casa Circondariale), dopo aver ringraziato i 132 dipendenti (118 uomini e 14 donne) per il lavoro svolto con grande dedizione, ha messo in evidenza i dati più importanti dell’attuale Casa Circondariale. “Attualmente sono presenti complessivamente 217 detenuti, di cui 82 italiani e 135 stranieri. Di questi 12 sono in attesa di primo giudizio, 22 sono in appello, 25 sono i ricorrenti e 158 i definitivi. Sotto l’aspetto operativo, anche nel 2017 il Reparto – ha sottolineato il Comandante – è stato impegnato in numerose attività istituzionali e sono stati movimentate 365 persone in entrata (280 provenienti dalla libertà, 85 da altri penitenziari) e 347 in uscita. Ci sono stati purtroppo anche 37 casi di autolesionismo”.
La soddisfazione del direttore Leggieri per il lavoro svolto
Il direttore provvisorio della Casa Circondariale di Brissogne, Giorgio Leggieri, in servizio da un mese (ma già direttore per un anno nel 2007) ha spiegato che “la vera qualità dell’istituto di Brissogne risiede nel grande spirito di abnegazione e di sacrificio di tutti i dipendenti, dai dirigenti agli ultimi assunti, con un’ossatura molto forte che permette, con un lavoro di tutti particolarmente silente, di vigilare, dialogare e mediare anche nelle situazioni di disagio dei detenuti più delicate“.
(f.c.)