Associazione per delinquere e corruzione, notificata chiusura indagini preliminari a sette indagati
Associazione per delinquere per Gabriele Accornero, Gerardo Cuomo e Augusto Rollandin, con quest'ultimo che replica: mai fatto pressioni elettorali a chicchessia
Associazione per delinquere finalizzata a commettere delitti contro la pubblica amministrazione (corruzione continuata per plurimi atti contrari ai doveri d’ufficio). E’ l’accusa mossa dalla procura di Aosta – pm Luca Ceccanti – all’ex presidente della Regione, Augusto Rollandin, all’ex dirigente di Finaosta, nonché consigliere delegato del Forte di Bard, Gabriele Accornero, e all’imprenditore Gerardo Cuomo, titolare del Caseificio Valdostano di Pollein.
I carabinieri del Gruppo di Aosta hanno notificato questa mattina, lunedì 14, ad Accornero, Cuomo e Rollandin e ai loro difensori, oltre che ad altri quattro indagati per reati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, concorso in corruzione continuata per plurimi atti contrari ai doveri d’ufficio e peculato (Simone D’Anello, Salvatore D’Anello, Davide Brochet e Francesco Maruca) l’avviso di conclusone delle indagini preliminari, emesso dalla procura di Aosta.
E’ proprio l’associazione per delinquere la sostanziale novità dell’inchiesta, dove i fatti contestati agli imputati sono perlopiù gli stessi e noti.
Gli indagati entro venti giorni dalla notifica hanno facoltà di presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa a investigazioni difensive, presentarsi per rendere dichiarazioni su fatti contestati o chiedere di essere sottoposti a interrogatorio.
Le accuse
Le ipotesi di reato si riferisco a fatti avvenuti tra il 2013 e il 2017. Secondo l’accusa, Accornero, Cuomo e Rollandin si associavano tra loro al fine di commettere una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione, promuovendo, costituendo e organizzando una struttura delinquenziale organizzata e ramificata. Accornero avrebbe fornito costante supporto a Cuomo al fine di determinare l’acquisizione di contratti per l’azienda di quest’ultimo; in cambio, Cuomo si sarebbe adoperato per creare una rete di vantaggi per Accornero e Rollandin, con quest’ultimo che avrebbe fornito aiuto e supporto amministrativo a Cuomo, anche attraverso Accornero.
Sotto la lente d’ingrandimento ci sono l’ampliamento dei locali in uso al Caseificio Valdostano e di proprietà della società Autoporto spa (partecipata al 100% da Finaosta spa), con tanto di stipula di nuovo contratto di locazione; il presunto appoggio elettorale nel 2013 di Cuomo a favore di Rollandin e successivamente per le comunali del 2015 (in particolare nel 2013 Rollandin sarebbe stato invitato da Cuomo nei locali del Caseificio Valdostano per parlare a una platea di 25 dipendenti della società, invitati poi a votare per quello che è diventato presidente della Regione per effetto di un plebiscito di voti), i rapporti tra Cuomo e il Forte di Bard, con l’affidamento al Caseificio Valdostano della fornitura di prodotti alimentari durante l’ultra trail “4k”, alcune consulenze e pubblicazioni di gare e assegnazione di lavori agli altri indagati, Bochet, Maruca e i due D’Anello.
Rollandin: mai fatto pressioni elettorali
Augusto Rollandin non parla di giustizia a orologeria, come in casi di questo genere è avvenuto e avviene soprattutto a livello nazionale, anche se qualche dubbio ce lo deve avere. L’ex presidente, che è sempre in attesa dell’esito delle indagini sul ritrovamento nella scrivania del suo ufficio di una busta contenente 25 mila euro in contanti (fatto per il quale l’ex questore di Aosta, Pietro Ostuni, dichiarò che lo stesso Rollandin era parte lesa), si limita a ribadire che “non ho niente a che fare con i fatti contestatimi” e resta “fiducioso e sereno, proprio perché non ho mai fatto pressioni a fini elettorali a chicchessia”.
(lu.me.)