Casa, il mercato immobiliare tira solo ad Aosta
+17% le compravendite nel capoluogo regionale: perlopiù si tratta di acquisto di prime case dal valore fino a 180.000 euro
Il mercato immobiliare tira solo ad Aosta. In un contesto di generale stabilità e prezzi ancora in discesa: -4%, il capoluogo regionale continua la sua corsa iniziata nel 2016 registrando un + 17%, con 383 transazioni rispetto alle 326 dell’anno precedente e le 275 del 2015 (fonte Agenzia delle Entrate). Lo comunica la Fiaip Valle d’Aosta, che lunedì 23 aprile, ospite il neo presidente nazionale Gian Battista Baccarini, ha presentato a Maison&loisir i risultati dell’Osservatorio immobiliare 2017/2918.
“Il mercato immobiliare non può essere decontestualizzato rispetto agli altri settori dell’economia e della finanza, persiste una coda delle criticità e la situazione non pare offrire grandi prospettive di miglioramento a breve termine, anche se qualche debole segnale di miglioramento c’è; la crisi ha fatto maturare il mercato”, hanno detto il presidente e il vice della Fiaip Valle d’Aosta – 35 associati – Angelo Aresu e Roberto Nale.
Immobili commerciali al palo
Guardando ai settori del terziario, commerciale e produttivo del mercato immobiliare, più strettamente connessi all’economia reale, il clima critico non è cambiato: nel 2017 solo 17 le transazioni (6 ad Aosta) di uffici e 36 di negozi (20 nel capoluogo). “Eccessiva burocrazia, costo del lavoro e carichi fiscali insostenibili sono la causa principale delle persistenti difficoltà”, rileva la Fiaip.
Ripresina per gli immobili residenziali
La vivacità ad Aosta e per gli immobili residenziali “è da attribuire al basso costo del denaro e ai prezzi ridotti delle case”. Il numero preponderante di transazioni si continua a registrare per appartamenti di prezzo contenuto entro i 180 mila euro. “Si tratta perlopiù di prime case – sottolinea la Fiaip -, acquistate con mutuo di circa il 70% a 30 anni, il che vuol dire rate simili ai prezzi di una locazione”.
Immobili turistici
Per le seconde case non si registrano variazioni particolari. Gli acquirenti sono perlopiù lombardi e stranieri.
Le quotazioni degli immobili residenziali
AOSTA – Appartamenti
Centro: 2.300-3.050 al mq se nuovo o ristrutturato; 1.500-2.100 in buono stato; 600-1.150 da ristrutturare.
Periferia: 1.900-2.250 se nuovo o ristrutturat); 1.250-1.660 in buono stato; 600-950 da ristrutturare.
Prima collina: 2.400-2.850 se nuovo o ristrutturato; 1.350-1.900 in buono stato; 600-1.50 da ristrutturare.
Collina alta: 1.900-2.500 se nuovo o ristrutturato; 950-1.350 in buono stato; 500-850 da ristrutturare.
AOSTA – Villle e villini
Prima collina: 2.650-3.150; 1.600-2.100; 950-1.350
Collina alta: 2.400-2.650; 1.150.1.900; 750-1.150
AOSTA – parcheggi
Box auto singoli in centro: 28.000-35.000; semicentro 18.000-25.000; periferia 15.000-20.000
Posti auto scoperti in centro: 6.000-10.000; semicentro: 5.000-8.000; periferia: 3.000-5.000.
Posti auto coperti in centro: 10.000-15.000; semicentro: 8.000-12.000; periferia: 6.000-10.000.
Courmayeur resta regina
Courmayeur si conferma regina delle quotazioni. Per un appartamento in centro si va da un minino di 8.100 a un massimo 9.050 euro al metro quadro per un immobile nuovo o ristrutturato; nelle frazioni, 5.700-6.650.
Per acquistare un alloggio in centro a Breuil Cervinia – nuovo o ristrutturato – si spendono tra i 5.200 e i 5.900 euro al metro quadro; a Champoluc tra i 4.500 e i 5.500 euro; a Gressoney-Saint-Jean e La-Trinité tra 4.950 e 5.500 euro; a La Thuile tra i 4.500 e i 4.95o euro. Prezzi decisamente inferiori per Pila (una delle 9 news della rilevazione dell’Osservatorio): 1.600-2.150.
Mutui e beni immobili: primeggia la Valle d’Aosta
Sottolinea l’Associazione Notai della Valle d’Aosta – anch’essa a Maison&loisir con i notai Antonio Marzani e Giampaolo Marcoz – come la nostra regione sia al primo posto nel Paese per numero di mutui ogni 100.000 abitanti: 471 operazioni stipulate. Stesso discorso per quanto riguarda la cessione di beni immobili: 1.145 operazioni; dietro di noi la Liguria (1.000), il Friuli (962) e il Piemonte (915).
(luca mercanti)