L’assessore Paron resta al suo posto
Respinta in Consiglio comunale la mozione di nove consiglieri di minoranza dopo il rinvio a giudizio per turbativa d'asta e tentata turbativa
Niente dimissioni per l’assessore comunale all’Istruzione, Mobilità e Decoro Urbano, Andrea Edoardo Paron, al quale vengono contestati i reati di turbativa d’asta e tentata turbativa.
Mozione respinta
Con 18 voti contrari e 9 favorevoli è stata, infatti, respinta questo pomeriggio, mercoledì 18 aprile, dal Consiglio comunale di Aosta la mozione di nove consiglieri di minoranza (Etienne Andrione, Carola Carpinello, Loris Sartore, Patrizia Pradelli, Luca Lotto, Giuliana Lamastra, Paolo Fedi, Nicoletta Spelgatti e Andrea Manfrin) che chiedeva il ritiro «immediato» delle deleghe all’assessore Andrea Edoardo Paron «visto che è stata confermata la sua qualifica di indagato con conseguente richiesta di rinvio a giudizio e appare inaccettabile che lo stesso assessore continui a esercitare le deleghe attribuitegli nel maggio del 2015 dal sindaco di Aosta».
Nessuna comunicazione ufficiale al Comune
Il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz ha sottolineato “che non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale al Comune da parte della magistratura. Non abbiamo, dunque, nessun elemento, oltre a quelli letti sugli organi di stampa e non abbiamo la possibilità di visionare gli atti. L’unica cosa certa – ha concluso il Sindaco – è l’estraneità ai fatti che ci ha dichiarato l’assessore Paron e perciò non ci sono gli estremi per richiedere la revoca delle sue deleghe“.
I nove di consiglieri di minoranza hanno dichiarato che “elegantemente l’assessore avrebbe dovuto rinunciare alle proprie deleghe in attesa dell’udienza preliminare in programma il 20 settembre“.
Il rinvio a giudizio
La richiesta di rinvio a giudizio dell’assessore Paron (che aveva dichiarato che riguarderebbe anche servizi che non dipendono da lui) è stata chiesta la scorsa settimana dal sostituto procuratore della Repubblica di Aosta per turbativa d’asta e tentata turbativa. Richiesta di rinvio a giudizio estesa anche a Cesare Marques (presidente della cooperativa Leone Rosso) e a Michel Luboz (funzionario della Leone Rosso).
La turbativa d’asta si riferisce all’assegnazione di servizi socio-assistenziali alla Leone Rosso da parte del Comune, mentre la tentata turbativa riguarda il bando per i servizi agli anziani, poi assegnati alla KCS.
fe.ca.