Les Mots, Pippo Baudo e Gabbani alla nona edizione
L'inaugurazione venerdì 20 aprile con Paolo Ruffini; fino al 6 maggio circa un centinaio di appuntamenti in piazza Chanoux ad Aosta
È la «lungimiranza come valore civile e morale, molto importante in questo particolare momento storico», come ha sottolineato l’assessora alla cultura Emily Rini, il fil rouge che unisce circa un centinaio di appuntamenti della nona edizione di Les Mots, il festival della parola in Valle d’Aosta.
L’evento, che vede ancora alla direzione artistica il giornalista Arnaldo Colasanti («ormai posso dire che io ci sarò sempre»), sarà inaugurato venerdì 20 aprile alle 17, nella tensostruttura di piazza Chanoux, ad Aosta, con la Street Orchestra Sfom che introdurrà il primo ospite della rassegna, l’attore e autore Paolo Ruffini, venuto a presentare il suo libro “Telefona quando arrivi”.
Lungimiranza come quella che, spera il Soprintendete ai beni culturali Roberto Domaine, possa accompagnare anche l’organizzazione della prossima edizione, visto il tour de force che ha impegnato lo staff in «un lavoro di sei mesi fatto in soli tre mesi». Tempi stretti ma budget più ampio, 237 mila euro le risorse stanziate, «incremento dovuto alla gestione della sicurezza, in seguito ai noti fatti di piazza San Carlo a Torino».
«Tempi stretti – ha precisato l’assessora Rini -, dovute soprattutto alle ristrettezze economiche. Visto il particolare momento di riorganizzazione delle spese è sempre difficile battersi per difendere le iniziative culturali e far capire che la cultura dà indotto, anche economico».
Il format
Format che funziona non si cambia, anche Les Mots 2018 sarà articolati in vari momenti con le mattinate dedicate alle scuole, gli incontri pomeridiani con autori nazionali e locali, accompagnati dagli Assaggi culturali promossi dalla Chambre Valdôtaine in collaborazione con Vival e Ais VdA e le serate speciali.
Gli ospiti
Nell’ottica di coinvolgere il più possibile diverse generazioni e avvicinarsi così anche ai più giovani il programma spazia da ospiti del calibro di Paolo Ruffini (20 aprile), conosciuto perlopiù per i suoi ruoli comici al cinema e alla televisione, alla cantautrice Paola Turci che dialogherà con l’autore e critico televisivo Gino Castaldo (22 aprile), dal giornalista Pietrangelo Buttafuoco (24 aprile) agli storici Alessandro Barbero (27 aprile) e Luciano Canfora (30 aprile), passando per la storia del cinema con il critico Gianni Canova (3 maggio) e della televisione con il conduttore Pippo Baudo (4 maggio), per chiudere, domenica 6 maggio con lo sguardo sull’arte di Vittorio Sgarbi e l’autoritratto in forma di parola del vincitore di Sanremo Francesco Gabbani.
La brochure della rassegna sarà distribuita a partire dalla prossima settimana, il programma è consultabile online qui.
(erika david)