Sanità: due giorni di sciopero degli infermieri
Domani, giovedì 12 e venerdì 13, sciopero promosso dalle organizzazioni sindacali Nursing-Up e Nursind che non hanno siglato l'ipotesi di rinnovo del contratto del comparto sanità.
Le organizzazioni sindacali Nursing Up, sindacato di categoria degli infermieri e Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche hanno proclamato uno sciopero nazionale di 48 ore, dalla mezzanotte di giovedì alla mezzanotte di venerdì 2, per tutti i turni.
Lo sciopero è stato proclamato «per sollecitare il Governo all’incremento delle risorse destinate alla contrattazione, alla revisione del sistema delle indennità e all’aggiornamento professionale».
Nursing Up annuncia «che saranno comunque garantiti, come prevede la normativa vigente, i servizi minimi essenziali» mentre l’azienda Usl prevede «possibili disagi per gli utenti».
Nursing Up e Nursind non hanno firmato l’ipotesi di contratto del comparto della sanità pubblica siglato a fine marzo dopo un tour de forse di 30 ore di trattativa dalle sigle confederali, «peggiora le condizioni dei lavoratori» – è il loro j’accuse.
Tra le rivendicazioni: dignità professionale, un contratto che rispetti l’evoluzione della professione, regole che supportino la declinazione operativa delle potenzialità professionali, pari opportunità tra professionisti della salute e un riconoscimento economico congruo alle responsabilità.
«Nessun riconoscimento al cuore pulsante dell’assistenza, gli infermieri senza incarichi – punta il dito Nursing Up – 67 euro lordi di aumento tabellare. Una cifra ridicola che grida vendetta per una vacanza contrattuale che dura da 10 anni».
(c.t.)