Aosta, studio di fattibilità per un “mercato (coperto) contemporaneo”
Per il mercato coperto di Aosta c’è uno studio di fattibilità per renderlo contemporaneo.
Dopo tanta attesa e qualche polemica lo studio Atelier(s) (l’ex Agenzia 5+1) svela la sua proposta sul mercato coperto di Aosta, in cui il Comune ha investito 19 mila euro. «Un mercato in chiave contemporanea, che mira a valorizzare e implementare l’esistente, puntando sulla flessibilità e sull’aspetto aggregativo del luogo». L’architetto Alfonso Femia descrive così quello che dovrà essere il nuovo volto del mercato, durante i lavori della I commissione consiliare di oggi, mercoledì 28 marzo.
Funzione aggregativa
«L’idea è quella di introdurre più “modalità d’uso” della struttura, ed elaborare un luogo da poter vivere durante tutta la giornata e in cui non mancano gli spazi aggregativi», continua Femia. Di fatto, gli ambienti interni non saranno stravolti, anzi, oltre agli interventi necessari di messa a norma degli impianti, per quel che riguarda il piano inferiore lo spazio sarà a grandi linee organizzato nello stesso modo. «Il perimetrale dell’ambiente interno sarà adibito agli stalli delle attività, mentre nel centro sarà lasciato uno spazio libero – spiega Femia –. Non si perderà superficie e verrà inserito un elevatore». All’incirca come quanto accade oggi, il piano terra sarà adibito alla vendita di prodotti alimentari (per una questione di semplicità per effettuare gli allacciamenti alla rete elettrica per quel che riguarda frigoriferi, ad esempio). Al piano superiore lo spazio sarebbe da destinare non solo ad altre aree commerciali, ma anche a corsi, dimostrazioni, aggiungendo alla vocazione mercatale del luogo quella ricreativa.
Quattro milioni di euro
L’eventuale realizzazione di questo progetto, che si basa essenzialmente sulla «razionalizzazione degli spazi», costerebbe al Comune circa 4 milioni di euro, e, posto che venga approvato dal Consiglio, dovrebbe per forza di cose essere finanziato da privati tramite un project financing. È molto critica Giuliana Lamastra di Alpe, secondo cui «a queste considerazioni eravamo arrivati anche noi semplici consiglieri comunali», mentre per Etienne Andrione il rischio è che «rimanga una cattedrale nel deserto». La vice sindaco Antonella Marcoz taglia corto: «Il mercato va riqualificato, dovevamo partire da qualche parte. Adesso almeno partiamo da un’idea su cui possiamo lavorare».
Studio complessivo
Lo studio di fattibilità ha buttato un occhio alla zona in maniera complessiva, ipotizzando la realizzazione di una piazza da adibire a parcheggio, «con un piano superiore che si colleghi direttamente ai piani alti del mercato» e una riqualificazione complessiva dell’area sportiva «in modo che tutto il quartiere diventi un luogo con differenti potenzialità che vanno oltre la struttura centrale del mercato».
(sa.se.)