Concorso Ginecologi: dopo la Commissione d’inchiesta, l’esposto dell’assessora
Nell'occhio del ciclone, il concorso per quattro pofessionisti a tempo indeterminato che ha escluso (bocciati allo scritto) due professionisti di lungo corso in servizio al Beauregard con contratti a tempo determinato.
«La direzione rende noto che in data odierna è stata costituita una commissione che valuterà la regolarità legale e procedurale del concorso di cui trattasi».
E’ lo stringatissimo ma eloquente commento che l’azienda Usl ha rilasciato nel pomeriggio di venerdì 23 marzo, dopo la richiesta di chiarimenti di Gazzetta Matin sulla situazione di malcontento che da qualche giorno serpeggia nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Beauregard di Aosta.
Sabato mattina, l’assessora all’Istruzione e Cultura Emily Rini, «venuta a conoscenza di presunte irregolarità nello svolgimento del concorso» – ha detto – ha presentato un esposto in Procura.
Nell’occhio del ciclone, il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di quattro professionisti che completeranno lo staff del dottor Livio Leo, per il quale si sono presentati sei candidati, tra i quali alcuni medici che già lavorano al presidio di via Vaccari, con contratti a tempo determinato.
L’esame – composto da una prova scritta e una orale – si è tenuto due settimane addietro.
A non superare l’esame scritto e a essere quindi esclusi dalla graduatoria, sono tra gli altri, due stimati professionisti che lavorano da tanti anni al Beauregard, Komi Kavege e Claudio Robba e un’altra giovane professionista valdostana, anche lei molto apprezzata da pazienti e colleghi.
I dettagli su Gazzetta Matin in edicola lunedì 26 marzo.
Nella foto, l’ospedale Beauregard di Aosta.
(c.t.)