Celebrazione: oggi si ricorda il canonico Vaudan
Nel decennale dalla sua scomparsa, omaggio al canonico Joseph Vaudan, artefice dello sviluppo recente della viticoltura e punto di riferimento per gli agricoltori della nostra regione; dopo la messa, un incontro a palazzo regionale
Oggi, sabato 24 marzo, a dieci anni dalla sua scomparsa, si celebra il ricordo del canonico Joseph Vaudan, ‘Le Doyen’, colui che ha saputo trasformare e qualificare l’agricoltura valdostana e che per tanti anni è stato un punto di riferimento per gli agricoltori di tutta la regione.
Dopo la messa, celebrata alla Cattedrale, al salone Maria Ida Viglino si terrà un momento di celebrazione; il presidente della Regione Laurent Viérin, l’assessore all’Agricoltura Alessandro Nogara e il presidente dell’Institut Agricole Régional Piero Prola faranno gli onori di casa, ospitando anche il consigliere di Stato del Canton du Valais Christophe Darbellay.
Dalla fede, al lavoro, agli anni in cui fu direttore, testimonianze, filmati e spezzoni dei video dagli Archivi Rai contribuiranno a trattegiare il ricordo del canonico Vaudan, lo Doyen – il preside, colui che negli anni dell’Institut Agricole Régional diede il meglio di sé, affiancando all’attività di formazione professionale, la ricerca e la sperimentazione.
Della forza della fede parlerà il canonico Jean-Michel Girard; Giuseppe Piaggio testimonierà «il valore di un lavoro ben fatto» mentre il vigneron Giorgio Anselmet si concentrerà sul «voler bene alla terra, il cibo è un prodotto agricolo». Franco Vai parlerà del rapporto tra chi produce cibo e chi porta in tavola.
Il senatore Cesare Dujany parlerà di cibo come cultura.
Chiuderà gli interventi Alexis Praz con l’intervento, «cher Pére Vaudan, je rêve de vous raconter une histoire».
Nel 2012, in occasione della celebrazione del trentennale dell’Institut Agricole Régional, la cantina dell’Institut fu intitolata al canonico Joseph Vaudan, padre della viticultura valdostana.
Chi era il canonico Joseph Vaudan
Classe 1925, nato nel Canton de Vaud, in Svizzera. Canonico a 29 anni, nel 1958 si laureò in Agraria a Piacenza e l’anno successivo fu chiamato a dirigere quella che allora di chiamava Ecole Pratique d’agriculture, scuola fondata dalla Congregazione dei Canonici del Gran San Bernardo nel 1951 su impulso dell’amministrazione regionale.
Fino al 1986 il canonico Vaudan è stato direttore dell’attuale Institut Agricole Régional, all’interno del quale affiancò l’attività di formazione professionale, la ricerca e la sperimentazione in campo agricolo.
Fu il primo intuire che la viticoltura avrebbe potuto crescere con la ricerca della qualità, perseguita soltanto attraverso la sperimentazione e grazie a iniziative di promozione, senza dimenticare la riscoperta e il rilancio di vitigni autoctoni abbandonati, accanto allo sviluppo di nuove varietà.
Non solo viticoltura però; il canonico Vaudan fu punto di riferimento per l’agricoltura valdostana, capace di coniugare tradizione e innovazione tecnologica.
Dimostrò anche grande capacità di comunicazione; dal 1961 e per molti anni, collaborò con la sede regionale Rai a una seguitissima rubrica radiofonica settimanale intitolata ‘Lavori, pratiche e consigli di stagione’ che condusse insieme a Pierre Vietti, presentandosi con lo pseudonimo di ‘Batezar’.
Nella foto in alto, la targa scoperta in occasione dell’intitolazione della cantina dell’Institut Agricole Régional al canonico Joseph Vaudan nel 2012.
(re.newsvda.it)