M5S: volano gli stracci e spunta un esposto in Procura
Continuano a volare gli stracci in casa M5S e ora gli screzi arrivano anche in Procura, per mezzo di un esposto presentato da Manuel Voulaz.
La lettera
«Con la presente nella funzione di Consiglieri del MoVimento 5 Stelle siamo a richiederTi l’inoltro del testo dell’esposto a tua firma presentato presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Aosta nei mesi scorsi». È il testo della email datata 27 dicembre, firmata dai consiglieri comunali Luca Lotto e Patrizia Pradelli e inviata a Manuel Voulaz, attivista recentemente uscito dal Movimento 5 Stelle a seguito delle «numerose e insistenti richieste di allontanamento, provenienti anche dai consiglieri comunali di Aosta».
Esposto in procura, sentiti Luciano Mossa e Luca Lotto
Gli screzi nel Movimento, che hanno portato Voulaz a presentare un esposto in procura, risalgono al 21 luglio scorso: «Durante una riunione del Meetup con Ivan della Valle, Luciano Mossa ha letto una lettera firmata da altri attivisti in cui c’erano delle accuse piuttosto pesanti nei miei confronti, di quelli di Tania Piras e del consigliere regionale Roberto Cognetta – spiega Voulaz -. Questa lettera è poi scomparsa, e il 24 luglio ho presentato una querela in Procura contro i firmatari, senza fare nessun nome». Successivamente, «credo che Lotto sia stato contattato nelle fasi preliminari delle indagini – continua Voulaz – e ha così pensato bene di chiedermi copia della querela». Per Voulaz la gravità sta nel fatto «che abbiano usato la loro figura di consiglieri comunali per esercitare una sorta di pressione, perché se una cosa viene chiesta da un privato è un conto, da una carica pubblica un altro. Inoltre, hanno messo in cattiva luce il Comune di Aosta, utilizzando il nome e l’indirizzo di un’Istituzione per scopi personali».
Lamentela formale in Comune
Voulaz ha così inviato una lamentela formale, che verrà protocollata nei prossimi giorni, indirizzata al presidente del Consiglio comunale Michele Monteleone e al sindaco Fulvio Centoz in cui si rimarca «il tono intimidatorio della lettera» e si ritiene inaccettabile che «dei pubblici ufficiali del Comune di Aosta utilizzino la loro carica per chiedere documenti di natura privata e delicata, ad un cittadino di un comune diverso da quello in cui sono stati eletti». Si fa inoltre presente che «tali documenti sono depositati presso la procura della Repubblica». Patrizia Pradelli conferma che Luca Lotto e Luciano Mossa sono stati sentiti in procura nel merito della questione, ma nega di aver firmato la lettera: «Io non ho firmato niente, è una questione interna nostra, non è stato fatto niente di illegale. Si tratta di una questione esterna al Comune e non c’entra niente col comune. Lui ha fatto un esposto in procura contro i suoi portavoce, hanno sentito Lotto e Mossa per una lettera firmata dagli attivisti, ma io non ho firmato niente».
No comment di Lotto
Per Lotto si tratta «di una questione interna nostra, e non rilascio nessuna dichiarazione su questo tema». Mossa conferma di essere stato sentito in Procura, e sulla questione della lettera che ha portato Voulaz alla querela dichiara che «è passato molto tempo, io ero l’organizer della serata e ho letto molte cose in quell’occasione, ora non ricordo cosa ci fosse scritto in quella lettera».
Voulaz: l’ennesima violazione
«Questo è uno dei tanti motivi che mi hanno portato a lasciare il Movimento, perché prima di fare querela ho segnalato queste cose ai vertici del Movimento, dal coordinatore Davide Bono a Ivan della Valle, che non hanno preso alcun tipo di provvedimento mentre si sono premurati di cacciare Cognetta per 300 euro di multa. Non è la prima cosa che segnalo, questa è l’ennesima delle tante violazioni».
(sara sergi)