Aosta: il Consiglio si infiamma sulle indennità
Il sindaco Centoz replica duramente ai firmatari della mozione: «La vostra è solo una strumentalizzazione da campagna elettorale»; contro all'iniziativa di Lega, 5 Stelle e Andrione anche i consiglieri di opposizione Carpinello e Sartore
«Noi le indennità ce le siamo ridotte subito appena insediati e non a due mesi dalle elezioni regionali. In due anni e mezzo di consiliatura abbiamo prodotto un risparmio di 500 mila euro e niente è cambiato rispetto all’inizio del mandato. La vostra è solo una strumentalizzazione da campagna elettorale». A dirlo è il sindaco Fulvio Centoz, in risposta alle accuse di Lega, Movimento 5 Stelle ed Etienne Andrione, espresse in una mozione allegata alla delibera sulle indennità, durante i lavori del Consiglio comunale di oggi, mercoledì 7 marzo. La mozione si basava su un presunto aumento delle indennità a Giunta e consiglieri comunali, ma la situazione di fatto non è cambiata rispetto al 2015.
La delibera sulle indennità votata all’unanimità
La delibera, discussa la scorsa settimana in IV commissione e votata all’unanimità, è la fotocopia di quelle dei due anni precedenti. Gli unici cambiamenti stanno nella redazione del documento. «Nel 2017 la cifra era onnicomprensiva, mentre in quella del 2018 l’indennità è stata scorporata dallo stipendio», spiega la relatrice di maggioranza Cristina Galassi.
Compensi invariati
Di fatto, il sindaco Centoz continua a guadagnare 4.730 euro lordi. La mozione, che alla luce di quanto spiegato da Centoz è, secondo la maggioranza (eccetto il consigliere Uv, Vincenzo Caminiti), «tecnicamente infondata, subdola e ingannevole». E malgrado sia da considerarsi anche «illegittima in quanto un’eventuale rinuncia all’indennità attiene alla sfera personale e quindi un tema su cui il Consiglio non può decidere», come spiega Michele Monteleone (PD), diventa il pretesto per un’ora e mezza di discussione dai toni caldissimi.
Sulla scorta degli ultimissimi risultati alle elezioni politiche, il pentastellato Luca Lotto approfitta della discussione per sventolare un cartello con le percentuali ottenute dal Movimento 5 Stelle a Rhêmes-Notre-Dame, Comune in cui Centoz è stato sindaco dal 2010 al 2015. Risponde molto duramente alle accuse Sara Favre (UV), per cui con questa mozione «penosa» 5 Stelle, Lega e il consigliere Etienne Andrione (firmatario, ma molto più cauto nei toni), «hanno doppiamente strumentalizzato il tema, chiedendo che i soldi venissero veicolati all’abbattimento delle barriere architettoniche del quartiere Cogne. Il sindaco ha un ruolo di responsabilità e non può ridurre ulteriormente il suo guadagno e rendersi sensibile a facili pressioni economiche».
Luca Girasole del Gruppo misto di maggioranza, è altrettanto caustico: «Sono 3 anni che votiamo la stessa delibera e il tempo delle balle deve finire». Girasole poi ha inviato la capogruppo 5 stelle Patrizia Pradelli a «mettersi d’accordo con se stessa, dal momento che nel 2015 ha votato contro, nel 2016 anche, mentre nel 2017 ha votato a favore». Per Girasole si sta parlando di «30 mila euro netti, cioè lo 0,05 del bilancio, contro invece un risparmio documentato dalla maggioranza di oltre 500 mila euro».
Contro anche la minoranza
Anche il resto della minoranza non ci sta. Carola Carpinello taglia corto: «Il totale è sempre uguale, state strumentalizzando ai fini delle elezioni regionali. Avete delle cifre da contestare? Fatelo sul bilancio».
E anche per Loris Sartore di Alpe «si tratta solo di un’infelice formulazione della delibera, stiamo imbastendo un discorso inutile. Al massimo si può ragionare su un’eventuale ulteriore riduzione, ma non in questi termini».
(sa.se.)