Arev e Regione: con tavolo di lavoro è «pace armata»
«Una pace armata». Sintetizza così la situazione il presidente dell’Arev, Jean Paul Chadel (foto), dopo l’audizione in terza commissione regionale Assetto e Territorio, tenutasi a palazzo regionale martedì 6 marzo mentre in piazza Deffeyes era in corso una manifestazione pacifica con raccolta firme di allevatori e agricoltori.
«Il risultato tangibile non è garantito, ma gli anticipi verranno molto probabilmente confermati – spiega Chadel ai circa 200 allevatori e agricoltori che hanno presidiato il Palazzo regionale -. Si tratta di un accontentarsi parziale ma è anche l’unica soluzione che la politica poteva trovare in tempi stretti. Gli anticipi ci danno l’illusione di poter sopravvivere almeno un altro anno».
La proposta di prorogare gli anticipi verrà discussa in Consiglio regionale, «che sembra intenzionato a farla passare. Se non dovesse essere così – continua Chadel – ogni politico si assumerà la responsabilità di aver fatto morire l’allevamento nella nostra regione».
I prossimi passi
I prossimi passi saranno degli incontri con l’Assessorato «per risolvere la parte tecnica, che per noi riveste l’aspetto fondamentale. Solo confrontandosi anche a livello tecnico si potrà sbloccare questo disastro – prosegue Chadel -. La politica dà le linee di indirizzo che danno però frutti sul lungo periodo, e in questo ambito intavoleremo un dialogo sul futuro Piano di Sviluppo Regionale».
Si è trattato, commenta Chadel, «di un confronto schietto e sincero, da cui è emerso un aspetto di critica e autocritica. La politica ha evidentemente impostato qualcosa in un modo che non è funzionale e anche l’allevamento ha le sue responsabilità».
Un tavolo di lavoro
«L’incontro è stato molto proficuo – riferisce il presidente della Commissione, Luca Bianchi (UV) – e si è svolto in un clima collaborativo, convinti come siamo, politici e allevatori, della necessità di fare autocritica per risolvere le criticità che ruotano intorno a questo settore, sia sotto il profilo dei pagamenti delle misure del Piano di sviluppo rurale sia dal punto di vista della qualità delle produzioni».
«Dalla discussione in Commissione – aggiunge Bianchi – è nata l’idea di costituire un tavolo di lavoro, composto da tutti i soggetti interessati (Assessorato agricoltura, associazioni tutte e parte politica) per approfondire i temi discussi oggi e per valutare se ci sono i tempi, entro la fine della Legislatura, di dare delle risposte alle aziende agricole. Credo sia un segnale importante dell’attenzione che dedichiamo alla nostra agricoltura, di cui la zootecnia rappresenta una delle attività fondamentali, sia per l’importante ruolo di salvaguardia di alpeggi e pascoli, sia per la produzione di prodotti di qualità che identificano la nostra Valle.»
Assenza delle associazioni di settore
L’assenza di Coldiretti, CIA e A.N.A.Bo.Ra.Va è per Chadel «una forte mancanza di rispetto nei confronti della politica che ha accettato di ascoltarci e verso i loro stessi soci, che hanno partecipato comunque al picchetto organizzato da noi dell’Arev e Mouvement Montagne. È ingiustificata e devastante, non si rendono conto che comunque siamo tutti nella stessa bagna».
(sa.se.)