Uvp: Favre, gli autonomisti uniti avrebbero vinto
Amareggiata dal risultato che la vede dietro alla neo eletta alla Camera Elisa Tripodi del M5S
«E’ una delusione per gli autonomisti e per la Valle d’Aosta». E’ il commento a caldo di Alessia Favre, candidata alla Camera per la coalizione Uv, Uvp, Epav e Pd battuta da Elisa Tripodi del Movimento 5 Stelle che ha conquistato Montecitorio con il 24,2 contro il 21,4%. E’ con amarezza che constata: «divisi si perde. Oggi se fossimo stati tutti riuniti le cose sarebbero andate diversamente. Ci dobbiamo mettere attorno a un tavolo e ragionare».
Tira in ballo il progetto del Rassemblement, il tavolo comune al quale si erano seduti in un primo tempo anche Alpe e Mouv e che puntava a riunire le forze con sensibilità uguali. E’ convinta Favre che le forze autonomiste avrebbero vinto. Aggiunge: «ha vinto il voto di protesta, di pancia». Si rasserena al pensiero che «fortunatamente Lanièce a Roma ci sarà per difendere gli interessi dei valdostani e porterà avanti la progettualità autonomista». Nel 2013 le forze regionaliste avevano incassat5o in totale quasi 33 mila voti, in questa tornata sfiorano i 27 mila.
Riflessione va fatta
E’ stringata Silvana Cerise vicepresidente dell’Union valdôtaine progressiste, che non nasconde l’amarezza e la delusione: «Dovremo fare un esame al nostro interno e all’interno della coalizione».
«E’ un risultato di uno a uno che non ci aspettavamo. E’ un esito sul quale dovremo ragionare». A commentare la sconfitta della candidata alla Camera Favre è il segretario regionale dem Sara Timpano. Prosegue: «la Valle d’Aosta non è esente dagli influssi nazionali ma il risultato non è certo soddisfacente». Sulla tenuta della coalizione dice: «L’alleanza è il punto di partenza, vedremo se ci sarà chi vuole governare e non lasciare la Valle d’Aosta in mano ai 5 Stelle».
(danila chenal)