Senato, il riconfermato Albert Lanièce fa autocritica
Elezioni politiche, al Senato confermato l’unionista Albert Lanièce. La sua carriera politica esce rafforzata da questa riconferma dopo cinque anni non certo semplici passati a mantenere un equilibrio tra le richieste romane e le necessità della Valle d’Aosta. Mediatore nato, tuttavia ha saputo anche portare avanti istanze piuttosto dure in merito a problemi non certo semplici.
La coalizione Vallée d’Aoste contava molto sul suo carisma per trascinare alla vittoria in una campagna elettorale senza grandi acuti. Una soddisfazione che non toglie comunque qualche preoccupazione a una persona che si occupa di politica da lungo tempo.
L’analisi di Lanièce
«E’ una conferma non solo mia, ma anche un valore aggiunto per queste elezioni che hanno visto un ridimensionamento dei voti della coalizione che mi ha sostenuto – dice il riconfermato senatore -. Credo che questo segnale di censura da parte dell’elettorato sia stato rivolto non tanto a me quanto al tipo di politica che è stato portato avanti in tutti questi anni».
La réunion
Ormai il progetto di Réunion pare essere al centro delle preoccupazioni di Uv e Uvp che devono mostrare un nuovo volto ai loro elettori. Albert Lanièce è stato uno dei sostenitori di questa possibilità politica, ma spesso in politica il numero dei voti totali non corrispondono a quelli dei due partiti messi assieme: «Abbiamo tentennato troppo, avremmo dovuto iniziare già prima a parlare di questa proposta politica. Difficile far capire e digerire qualcosa di nuovo e le sue motivazioni».
Autocritica
Lanièce fa autocritica. «Vedo nel voto ai 5 Stelle e alla Lega Nord una critica al nostro modo di muoverci – ammette -. La gente vuole delle risposte celeri alle problematiche sul lavoro, sull’immigrazione e sulla pressione fiscale. E questo non solo a livello nazionale, ma anche a livello locale. Il voto a questi due partiti ha il significato di premiare due soggetti che, a parere degli elettori, potrebbero dare la svolta della politica».
Il futuro
Tuttavia, la delusione di non vedere eletta la sua compagna di viaggio, non lo fa desistere dal fare proposte per il futuro: «Io riconfermo tutto il mio impegno totale per la Valle d’Aosta. Fin da ora assicuro il dialogo con la mia collega onorevole. Le proporrò di affrontare insieme i problemi sui temi fondamentali e di fare sintesi tra le nostre rispettive proposte».
(bruno fracasso)