Elezioni: Gazzetta Matin in edicola con i risultati
Al Senato conferma per Albert Lanièce; alla Camera la sorpresa di Elisa Tripodi (Movimento 5 Stelle)
Gazzetta Matin in edicola – unico giornale cartaceo – con i risultati delel elezioni politiche 2018. Un numero di giornale speciale quello di lunedì 5 marzo di Gazzetta Matin, chiuso in redazione eccezionalmente alle 3.30 per riuscire a pubblicare l’esito della tornata elettorale in Valle d’Aosta.
Le tabelle complete le potrete leggere sulla versione digitale per pc, tablet e smartphone scaricando la app gratuita “gazzetta matin”.
Senato: conferma di Albert Lanièce
Albert Lanièce, candidato della lista Vallée d’Aoste (Uv-Uvp-Pd-Epav) ha ottenuto 15.958 voti, pari al 25,76%. Rispetto alle Politiche del 2013 mancano 8651 voti. Poco distante Luciano Mossa (M5S), che colleziona 14.398 voti, migliorando di circa un 3% il dato del 2013 quando il candidato fu Stefano Ferrero. Exploit della Lega: 11.004 voti (17,77%), che relega in quarta posizione Luisa Trione (Per Tutti-Pour Tous), che si ferma a 9.659 voti, pari al 15,59%. Sono stati 5.223 i voti di Forza Italia (Orlando Navarra), pari all’8,43%. Seguono: Fabio Protasoni di Risposta Civica (1.911 voti, 3,09%), Alex Glarey di Potere al Popolo (1.688 voti, 2,73%), Sonny Perino di Casapound (1.207 voti, 1,95%) e Annita Pezzavento di Partiti Valore Umano (890 voti, 1,44%).
Camera: trionfa Elisa Tripodi (M5S)
Sorpresa, o forse no: alla Camera i partiti nazionalisti fanno la festa a quelli autonomisti. Trionfa Elisa Tripodi (M5S), che stacca tutti con 15.739 voti (24,16%, quasi 6% in più di Roberta Cognetta nel 2013). Alessia Favre (Vallée d’Aoste) fa meglio di Giampaolo Marcoz (Per Tutti-Pour Tous), ma non basta: l’ex presidente dell’Uvp totalizza infatti 14.041 voti, pari al 21,55%. Marcoz si ferma 11.953 (18,35%). Anche in questo caso Lega protagonista nel togliere voti agli autonomisti: Luca Distort conquista addirittura 11.385 voti (17,48%), quintuplicando di fatto il risultato del 2013. Seguono: Edoardo Melgara di Forza Italia (5.442 voti, 8,35%), Chiara Minelli di Risposta Civica (2.571, 3,95%), Francesco Rappazzo di Potere al Popolo (1.675 voti, 2,57%) e Daniela Glarey del Partito Valore Umano (1.150, 1,77%).
Divisi si perde
Gli autonomisti hanno perso rispetto al 2013 migliaia di voti. Segno di protesta dei valdostani? Probabile. Sta di fatto che «divisi si perde», dice Alessia Favre. Di «mazzata agli autonomisti» parla il presidente di Alpe Alexis Vallet. Di «riflessione doverosa» il presidente dell’Uv, Ennio Pastoret.
Il voto di protesta
«Ho votato M5S per la prima volta e senza conoscere i candidati – tuona uno dei pochi cittadini che hanno sfidato la notte davanti ai tabelloni dei risultati posizionati come di consueto fuori da palazzo regionale -. Ho votato così perché se è vero che non conosco né Mossa né Tripodi, conosco molto bene gli altri e le loro facce non le voglio più vedere perché in questi ultimi cinque anni ne hanno combinate di tutti i colori. Una bella lezione se la meritavano». Come questo cittadino, tanti altri. Se il M5S ha incrementato di alcuni punti percentuali, è la Lega ad strappato migliaia di voti «proprio agli autonomisti, e siamo contenti proprio di questo», confida la coordinatrice Nicoletta Spelgatti.
«Hanno vinto la trasparenza e l’onestà», dicono con sicurezza raggianti Luciano Mossa e la neo deputata Elisa Tripodi.
(l.m.)