Aosta, Cittadella dei giovani ancora “congelata”
La Cittadella dei giovani di Aosta è ancora al freddo. E ci rimarrà almeno fino a martedì prossimo. Nel riparare il guasto alla caldaia che venerdì 23 febbraio ha “congelato” il normale svolgimento delle attività in Cittadella sono emersi altri guai: una perdita che non si riesce a identificare e sulla quale lunedì 5 marzo si metteranno a lavoro i tecnici del Comune di Aosta.
Di fatto, come già accaduto l’anno scorso in questo periodo, il riscaldamento della struttura non funziona. «Si tratta di una situazione in evoluzione, pensavamo di poter far riprendere oggi le normali attività ma fino a quando non saranno fatti ulteriori controlli tecnici non possiamo dire quando corsi e laboratori che si tengono nei locali della struttura riprenderanno», spiega Jean Frassy, componente del direttivo della Cittadella.
Tutti i corsi e i laboratori che si tengono al di fuori del teatro sono quindi sospesi, e non è possibile attualmente stabilire una data di ripresa delle attività.
Eventi in teatro assicurati
Tutti gli eventi programmati nel Teatro della Cittadella sono comunque confermati. «Qui si tengono gli eventi più significativi e di maggior richiamo – continua Frassy -, fortunatamente per il momento siamo riusciti a non fare saltare niente, riuscendo a trovare questa sorta di compromesso».
L’allacciamento al teleriscaldamento
Della caldaia della cittadella si è discusso anche questa mattina, giovedì 1 marzo, durante i lavori delle commissioni congiunte del Comune di Aosta. Movimento 5 stelle e Alpe hanno infatti sottolineato il problema dell’impianto di riscaldamento della struttura, ribadendo la necessità di collegarla al teleriscaldamento. Per la vice sindaco Antonella Marcoz «può capitare anche a casa che si rompa la caldaia, ed è comunque un bene che siano stati garantiti tutti gli eventi». Apre invece alla possibilità di allacciamento al teleriscaldamento il sindaco Fulvio Centoz: «Ai tempi il dirigente tecnico aveva scelto di non allacciare la Cittadella al teleriscaldamento in quanto si presumeva che una caldaia così recente potesse avere vita più lunga e certamente meno travagliata. È evidente che l’anno prossimo si lavorerà per cercare di allacciare la struttura al teleriscaldamento».
(sara sergi)