Casapound: per l’Italia sovranità monetaria e di bilancio
Lo ha sostenuto all'Hostellerie du Cheval Blanc il candidato premier di CasaPound Italia Simone Di Stefano, ospite ad Aosta
Sovranità monetaria e di bilancio: è la ricetta di CasaPound per raddrizzare le sorti dell’Italia e restituirle il suo ruolo di potenza economica mondiale. Lo ha sostenuto all’Hostellerie du Cheval Blanc il candidato premier di CasaPound Italia Simone Di Stefano, ospite ad Aosta dei candidati alla Camera e al Senato per le politiche del 4 marzo Lorenzo Aiello e Sonny Perino. Di Stefano si è detto «felice di essere ad Aosta con le sue vestigia romane che testimoniano una civiltà trimillenaria che vogliamo salvaguardare a ogni costo».
Stato sovrano
«Lo Stato ha il compito di riprendere a costruire le grandi infrastrutture e dare lavoro; ha il dovere di dare alla giovani coppie la sicurezza di una casa affinché riprendano a fare figli» sottolinea il candidato della tartaruga frecciata che rilancia il mutuo sociale e il reddito di natalità da 500 euro al mese. Per i giovani dice «basta ai contratti a gettone». Ribadisce lo stop all’immigrazione «incontrollata». Spiega: «gli immigrati parcheggiati nei centri di accoglienza non hanno un futuro. Possiamo dargliene uno a casa loro, insegnando a questi ragazzoni a costruire strade, scuole, ospedali nei loro paesi di origine». Accusa l’Unione europea che «ha desertificato l’Italia» di volere fare «della nostra Nazione un campo profughi».
No all’inciucio Berlusconi-Renzi
Tracciando il quadro politico italiano, tira in ballo il Pd «che ha perso la bussola. Non riesce più a parlare ai lavoratori, alle classi disagiate, ai disoccupati. Parla esclusivamente di immigrati». Ammonisce Di Stefano: «il Pd sventola lo straccio rosso dell’antifascismo, evoca una guerra civile che non esiste, sperando che gli elettori, spaventati, lo votino. Si disilludano. L’inciucio con Berlusconi è fatto e non credete alla bufala di nuove elezioni qualora non si formasse un governo. Con la scusa di fare una nuova legge elettorale vareranno un durissimo governo tecnico, peggio di quello di Monti, che svenderà le grandi aziende di Stato».
Per Di Stefano il compito di CasaPound in parlamento sarà quello «di fare un’opposizione dura, concreta e seria» e strizza l’occhio alla Lega Nord «con alcuni dei quali troveremo sintonia». Conclude: «noi vogliamo restituire l’Italia agli italiani».
(in foto da sinistra: Lorenzo Aiello, Simone Di Stefano e Sonny Perino)