Aspettativa di vita, Valle d’Aosta come il Sud Italia
Peggio di noi solo Campania e Sicilia. Si vive più a lungo in Trentino Alto Adige
Aspettativa di vita, la Valle d’Aosta come le regioni del Sud. Peggio di noi solo Campania e Sicilia.
A certificarlo è l’Osservatorio nazionale salute dell’Università Cattolica di Roma. La regione italiana in cui la speranza di vità è più bassa è la Campania (81,7 anni), seguita dalal Sicilia con 81,84 e la Valle d’Aosta con 81,87. Quella in cui si vive di più è il Trentino Alto Adige con 83,57.
Saremo pure il Paese tra quelli in cui l’aspettativa di vita è tra le più alte, ma siamo molto diversi di fronte al tema salute, perché siamo tra quelli con molto diseguaglianze, si rispetto a luoghi dove si vive, che alle condizioni sociali e di pari opportunità per accesso alle cure mediche.
La speranza di vita alla nascita
Un primo indicatore è quello della speranza di vita alla nascita, che vede in genere il Sud Italia messo peggio del Nord. Se Caserta e Napoli detengono la maglia nera con solo 80,6 anni, a Firenze va il primato di longevità, con 84 e passa anni. In Campania e Sicilia si hanno la stessa aspettativa di vita che c’è in Bulgaria e Romania, mentre Trentino Alto Adige e Marche quella della Svezia. Differenze enormi, appunto.
Il titolo di studio allunga la vita
Determinante è anche il divario sociale. Se si ha un titolo di studio bass,o si può sperare di arrivare a 77 anni, mentre un laureato può aspirare a raggiungere gli 82.
La salute
Le diseguaglianze del resto sono altrettanto eclatanti quando parliamo di salute. I malati cronici nella classe di età 25-44 sono il 5,8% tra chi non va oltre la licenza elementare, il 3,2 tra i laureati e Il 12% tra chi ha completato la scuola dell’obbligo rinuncia alle cure per motivi economici, contro il 7% di chi ha la laurea. Anche se in fatto di diseguaglianze sociali stiamo messi meglio di tutta Europa, Svezia esclusa. Assistiamo tutti, spendendo meno di chiunque altro.
La Valle d’Aosta
Certo, 81,87 anni di aspettativa di vita non sono pochi se il valore viene preso senza fare confronti. Ma essere la peggiore tra le regioni del Nod (in Piemonte l’aspettativa è di 82,83 anni, 7° posto e in Liguria 82,74, 10° posto) è davvero poco edificante. Se non sono certo le morti bianche o gli omicidi – in Valle per fortuna quasi pari allo zero – a incidere, allora bisogna pensare che stili di vita (alimetazione) e salute in generale siano le cause principali di morte precoce, ancor più di quelle violente, come gli incidenti in montagna.
Il Registro tumori della Valle d’Aosta è aggiornato al 2013. Nel 2017 sono stati inseriti i dati appunto di quattro anni prima. Sono stati generati 956 nuovi casi di tumore. Il raffronto dell’incidenza annua dei tumori con i dati degli altri registri del Nord-Ovest indica un valore nella media per gli uomini (349 contro 355 casi per 100000 abitanti) e molto favorevole nelle donne (247 contro 264 nel Nord Ovest).
(l.m.)