Musica, ai Balivi tornano i Jeudi du Conservatoire
All'auditorium dell'istituto musicale la quarta edizione della rassegna dedicata agli allievi e agli appassionati, da giovedì 22 febbraio
Con l’Ensemble Arcadia che proporrà Concerti e danze del Settecento riprendono, giovedì 22 febbraio, i Jeudi du Conservatoire, la rassegna di musica organizzata dall‘Istituto musicale pareggiato della Valle d’Aosta.
L’iniziativa è giunta alla quarta edizione ed è rivolta principalmente agli allievi perché, come spiega la presidente dell’istituto, Emanuela Lagnier, «esibirsi davanti a un pubblico è un momento molto particolare della formazione».
1.500 le presenze registrate lo scorso anno. Un pubblico di parenti e amici degli allievi, ma anche di un buon numero di appassionati di musica colta.
Il calendario prevede 17 concerti che spaziano nel grande repertorio della musica di tutti i secoli, l’appuntamento è per il giovedì, alle 20.30 a ingresso gratuito.
Le novità del Conservatoire
La presentazione della rassegna è stata l’occasione per il direttore dell’istituto, Renato Meucci, per annunciare alcune importanti novità. Il conservatorio aostano è stato selezionato dal Miur per lo svolgimento della sezione musica antica del Premio Nazionale delle Arti, che si terrà nel mese di settembre. Inoltre durante l’estate è intenzione della scuola di portare e riunire in un’orchestra ad Aosta i migliori studenti dei conservatori di Novara, Alessandria e Como con i quali sono stati avviati contatti e progetti di collaborazione.
«Quando mi sono insediato, 7 mesi fa ho subito chiesto dove fossero l’organo, il gran coda e l’Orchestra – dice Meucci -, tre elementi fondamentali per un conservatorio. Dal momento che non ci sono questi sono diventati gli obiettivi principali del mio lavoro. Per l’organo abbiamo individuato il budget, per il gran coda stiamo facendo il possibile, mentre l’orchestra è in working in progress».
Tra gli obiettivi del nuovo direttore allacciare rapporti con i conservatori di Chambéry e Annecy e l’utilizzo di una specificità della scuola: la possibilità della chiamata diretta di un docente dall’estero.
In foto la presidente del Conservatoire Emanuela Lagnier, il direttore Renato Meucci e il coordinatore della rassegna, maestro Giovanni Miszczyszyn
(erika david)