Scuola: con Adaptations, offerta formativa di qualità a rischio
Il Collegio Docenti dell'Istituzione tecnico professionale regionale Gex chiede la sospensione della sperimentazione degli adattamenti, ma contesta anche le modalità di formazione degli insegnanti e le incombenze dei progetti di alternanza scuola-lavoro.
«Interrompere la sperimentazione degli adattamenti, aprendo un tavolo di confronto che abbia quale obiettivo imminente il reale miglioramento dell’offerta formativa intesa come strumento di valorizzazione e veicolo identitario della cultura dell’essere che ogni giorno di costruisce dietro i banchi di scuola».
E’ la richiesta del Collegio Docenti dell’Itpr Corrado Gex che si è riunito martedì 23 gennaio per evidenziare la situazione di difficoltà emersa per l’applicazione in via sperimentale «di quanto previsto dalla legge sugli Adattamenti dei curricoli scolastici alle necessità locali della nostra regione».
Si tratta dell’ennesima richiesta che giunge all’assessora all’Istituzione, al Consiglio scolastico, al Sovrintendente e alle organizzazioni sindacali, da parte delle scuole valdostane, medie e superiori.
Secondo gli insegnanti, «l’obbligo di utilizzo sistematico, per una percentuale di orario di insegnamento, di diverse lingue veicolari implica il rischio di impoverimento della trattazione, la cui semplificazione traduce la perdita di spessore e di validità formativa che sono alla base di qualunque progetto educativo».
Questo Collegio Docenti è particolarmente preoccupato, in previsione della messa a regime della sperimentazione, dell’approssimazione nell’utilizzo proprio di un linguaggio specifico da parte dei docenti, della diffusa inadeguatezza della competenza linguistica degli allievi, dell’imperfetta applicabilità di materiali didattici, specialmente in alcune discipline che semplicemente rispondono a matrici culturali e pedagogiche diverse da quelle italiane» – scrivono gli insegnanti.
Preoccupazione anche pratica perchè – ammettono gli stessi insegnanti – la conoscenza della lingua inglese risulta per molti docenti inadeguata e a poco servono i corsi organizzati dalla Regione, tre settimane al mattino, in orario scolastico.
Le deduzioni dei docenti sono allarmanti: «contenuti banalizzati, soglia dell’attenzione compromessa, margini di coinvolgimento degli studenti con difficoltà ridotti, capacità espressive degli allievi nelle lingue coinvolte immutate».
Anche la questione dell’obbligo formativo non va giù agli insegnanti: «i docenti che partecipano ai corsi di aggiornamento sono obbligati a utilizzare i 500 euro del bonus formazione riservato esclusivamente al personale di ruolo; l’amministrazione regionale pretende quindi che il docente conosca la lingua inglese, senza che il requisito sia normato dal contratto e che lo stesso paghi parte della formazione».
C’è poi la questione dell’alternanza scuola-lavoro, «che si sommata alle difficoltà pr la sperimentazione delle adaptations ed è «resa gravosa da una serie di rigidità dell’impianto amministrativo del Fondo Sociale Europeo, unica fonte di finanziamento individuato dalla Regione per adempiere un obbligo normativo che nel resto d’Italia ha potuto invece godere della previsione di appositi capitoli di spesa contenuti nel bilancio dello Stato».
Nella foto, la sede dell’Itpr Corrado Gex in viale Federico Chabod ad Aosta.
(cinzia timpano)