Amnesty, stasera ad Aosta fiaccolata per Giulio Regeni
Il 25 gennaio di due anni fa, il ricercatore friulano scomparve mentre si trovava in Egitto per una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani. Dopo due anni si cerca ancora la verità per la quale si è mobilitata anche Amnesty International. A Donnas, sarà illuminato l'Arco Romano.
Anche Aosta si unirà questa sera a un centinaio di piazze d’Italia che ricorderanno – due anni dopo – la brutale uccisione di Giulio Regeni, il dottorando dell’Università di Cambridge che tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio 2016 scomparve per essere rinvenuto, martoriato dalle torture, il 3 febbraio 2016, nei pressi di Giza, lungo la strada che dal Cairo porta ad Alessandria d’Egitto. A Donnas, l’Arco Romano sarà illuminato, simboleggiando, con quella luce, la ricerca della verità.
Giulio Regeni si trovava in Egitto per una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani all’Università americana de Il Cairo. Il 25 gennaio 2016, in un clima di forte tensione per il quinto anniversario dall’inizio delle proteste che portarono alle dimissioni del presidente Hosni Mubarak, Giulio era uscito di casa per raggiungere alcuni amici a una festa di compleanno. Non arrivò mai.
Sono trascorso due anni da quel 25 gennaio e la verità sulla morte di Giulio Regeni non è stata mai chiarita. Le autorità egiziane si ostinano a non rivelare i nomi di chi ha ordinato, eseguito, coperto e che ancora copre il sequestro, la tortua e l’omicidio di Giulio Regeni.
I ricercatori di Amnesty International hanno documentato attraverso fatti e testimonianze, il metodo delle sparizioni forzate, praticato in maniera sistematica in Egitto; il quadro è allarmante: in media, ogni giorno, tre-quattro persone sono vittime di sparizioni forzate.
«Una strategia mirata e spietata diretta dall’Agenzia per la sicurezza nazionale, che risponde al ministro degli interni egiziano Magdy Abd el-Ghaffar» – denuncia Amnesty.
Stasera, alle 19.41 – ora nella quale, due anni fa, Giulio venne visto vivo per l’ultima volta, nelle piazze di oltre cento città d’Italia, centinaia di candele si accenderanno per chiedere la verità, per fare luce sul metodo delle sparizioni forzate denunciato da Amnesty International.
Amnesty ha anche lanciato un appello al president Al-Sisi per chiedere l’avvio di una indagine approfondita e indipendente sull’omicidio di Giulio Regeni e per assicurare i responsabili alla giustizia.
In Valle d’Aosta
Ad Aosta, il ricercatore friuliano sarà ricordato con una fiaccolata che partirà da piazza Chanoux alle 19.41. Il ritrovo è fissato sotto i portici del municipio alle 19.20.
A Donnas invece sarà illuminato l’Arco Romano.
Alla mobilitazione #2annisenzaGiulio, chiedendo «verità e giustizia per il giovane ricercatore italiano» aderisce anche l‘Associazione Stampa Valdostana, il sindacato unitario dei giornalisti, in accordo con la Federazione nazionale della Stampa Italiana.
http://www.amnesty.it/2annisenzagiulio
(cinzia timpano)