Confartigianato: resta alta tassazione per le imprese italiane
Rimane alta la tassazione per le imprese italiane. Lo sottolinea Confartigianato Valle d’Aosta, che punta il diro contro contro la Legge di bilancio 201, perché «ha disatteso, in gran parte, le richieste avanzate dalla nostra associazione a favore delle piccole e medie imprese – si legge in una nota -. Non aver approvato l’aumento delle franchigie IRAP e respinto la completa deducibilità dell’IMU significa aver mantenuto ancora alta la tassazione sulle piccole imprese. Se poi aggiungiamo il differimento dell’entrata in vigore del IRI (imposta sul reddito dell’Imprenditore), che è la “flat tax” per le imprese personali, nate con l’obiettivo di allineare all’IRES la tassazione dei redditi di impresa prodotti da imprenditori individuali e società di persone, per un valore di 2 miliardi, ci si rende conto che poco è stato fatto a favore delle piccole imprese».
Confartigianato ricorda che «avevamo anche chiesto una diversa gestione per quanto riguarda il Sistri, ma anche qui ci siamo trovati difronte all’ennesima proroga. Lo stesso vale per la detrazione IRPEF per gli investimenti necessari al risparmio energetico che passa dal 65 al 50% per la sostituzione o il montaggio di infissi e l’installazione di schermature solari».
Dalla Legge di bilancio anche qualche segnale positivo. «Da sottolineare positivamente il credito di imposta per le imprese e lavoratori autonomi che investono in campagnie pubblicitarie su quotidiani e periodici radio e tv locali – sottolinea Confartigianato Valle d’Aosta -. Con l’approvazione che decorrerà dal 1° gennaio 2019 è esteso l’obbligo di fatturazione elettronica anche alle operazioni di cessione/prestazione verso soggetti privati residenti o stabili nello Stato; ciò riguarderà tutti i titolari di partita iva. La proroga del super e iper ammortamento, pur con risorse inferiori alle attese, è positivo; ciò vale anche per la sterilizzazione degli aumenti dell’aliquota iva. Anche il bonus verde relativo alla detrazione del 36% fino a € 5.000 per chi effettua la sistemazione del verde, di aree scoperte e le pertinenze delle unità modulari; giardini, terrazzi, balconi è da condividere. L’alleggerimento degli adempimenti del nuovo spesometro viene incontro alle nostre esigenze, così come riordino del calendario fiscale, che evita l’intasamento delle scadenze fiscali e l’incognita di proroghe e rinvii dell’ultimo minuto. Continueremo comunque la nostra azione per far approvare quei provvedimenti che sono stati lasciati cadere e che rappresentano la parte più importante delle nostre richieste sotto l’aspetto economico».
(re.newsvda.it)