Respinto il risarcimento danni per le turbine cinesi di Cva
La società Water Gen Power di Genova, società alla quale si era affidata la Compagnia valdostana delle acque per l’acquisto di turbine in Cina, poi sostituite dopo nemmeno tre anni dalla fornitura per “inidoneità del materiale”, chiese a giugno 2017 alla Regione il risarcimento dei danni in quanto «la relazione conclusiva della Commissione contiene pesanti, ingiustificate illazioni e giudizi nei riguardi di WGP e dello stesso costruttore degli impianti installati nelle centrali idroelettriche condotte da Cva», si leggeva nel ricorso presentato al Tar della Valle d’Aosta, lamentando anche «l’ampio risalto dato sia sul sito internet della Regione sia sugli organi di stampa, che ha causato e sta causando gravisssimi danni a WGP, alla sua posizione sul mercato e alla sua immagine, con conseguenze negative assai rilevanti ai fini dell’acquisizione di nuove commesse, di difficoltà nei rapporti con gli istituti bancari, con clienti e fornitori. Tali danni – la cui quantificazione la società si riserva di effettuare nel corso del giudizio – è causalmente riconducibile all’illegittimo modus operandi della Commissione d’inchiesta e della stessa Regione, alle quali va pertanto imputata la conseguente responsabilità risarcitoria nei confronti del ricorrente».
I giudici amministrativi hanno invece accolto parzialmente la richiesta del gruppo genovese di consentire l’accesso, negato dalla Regione , «ai resoconti integrali delle sedute della Commissione consiliare d’inchiesta e a quella parte della documentazione trasmessa, su richiesta della Commissione d’inchiesta, dalla Cva Spa di cui è stata negata l’ostensione che attenga alla posizione giuridica della ricorrente», riferisce l’Ansa.
(re.newsvda.it)