Garante della Valle d’Aosta: gli auguri ai detenuti
«Questo 2018 si è aperto, per voi, in una Casa circondariale. Per qualcuno è la prima volta, per altri è, purtroppo, un déjà vu. Per tutti, è il momento di bilanci ma anche e soprattutto di orientare la visione al futuro. Sì, perché c’è un futuro, anche se le circostanze spesso lo oscurano. C’è per tutti un futuro di vita libera, di reinserimento, di serenità.»
«Mi rendo conto che per chi è ristretto non sia sempre facile pensarlo, ipotizzarlo come un dato reale. Ma c’è, bisogna crederci, per se stessi e per le proprie famiglie, per i propri affetti e, consentitemi, anche per gli altri, per la collettività.»
«Non si vive, infatti, solo per sé, ma anche per la comunità; forse non ci si pensa, ma gli altri ci considerano, si aspettano frasi, comportamenti, consigli, riferimenti. Anzi, spesso gli altri credono in noi più di quanto ci crediamo noi stessi.»
«Non siamo soltanto esseri pensanti, ma persone che danno e ricevono emozioni, speranze, voglia di vivere.»
«Auguro a Voi e alle Vostre Famiglie un sincero e sereno 2018.»
(re.newsvda.it)