Nord più competitivo nel settore delle polizze assicurative
Il mercato delle assicurazioni sta cambiando pelle soprattutto al nord.A caratterizzare il nuovo corso è l’importanza che rivestono soprattutto i canali digitali e i comparatori on line, artefici di un’autentica rivoluzione nelle relazioni fra le compagnie assicuratrici e la clientela.
Nel 2017 il mercato assicurativo italiano si sta avviando verso la contabilizzazione d’una cifra che si assesta intorno ai 130 miliardi e considera premi danni e vita.In percentuale il totale dei premi contabilizzati nel 2017 vede una diminuzione del 2,8% rispetto al 2016, un calo meno pesante rispetto a quello registrato lo scorso anno che era invece del 9%.
Il risultato che contraddistingue il 2017 è la conseguenza di un ulteriore calo dei premi vita (-4,0%) in parte controbilanciato da una lieve crescita dei premi danni (+1,0%).L’incidenza dei premi complessivi sul PIL scenderebbe dall’8,0% del 2016 al 7,7% del 2017.
In Italia esiste un forte divario fra la spesa per l’acquisto di una polizza al Nord ed una al Sud, considerando in larga misura le polizze Rc auto.I costi di una polizza variano soprattutto in base alla località di residenza e non soltanto per le caratteristiche del contratto.
IL SETTORE DANNI
“I premi contabilizzati del portafoglio diretto italiano del settore danni nel 2017 tornerebbero a superare i 32 miliardi, in aumento dell’1,0% rispetto al 2016, interrompendo così un lungo periodo di contrazione iniziato nel 2012 – si legge nel report Ania incentrato sull’andamento polizze assicurative 2016-2017.
Ciò dipenderebbe sia da un rallentamento dei tassi di riduzione dei premi del ramo Rc auto sia da un ulteriore sviluppo di tutti gli altri rami danni diversi dalla Rc auto”.
Stilando una classifica che metta in fila le regioni del nord, partendo da quelle che dispongono di tariffe meno elevate vediamo primeggiare la Valle d’Aosta. Aosta è la città che permette di acquistare la polizza al costo più basso in Italia.
RAMO RC AUTO DECISAMENTE COMPETITIVOSOPRATTUTTO AL NORD
Decisamente competitivo, soprattutto al nord, il ramo Rc auto dovrebbe risultare ancora in lieve calo (-1,5%).
Si evidenzia così per il sesto anno consecutivo una riduzione interessante, anche se il tasso di riduzione si è andato assottigliando negli anni dal -7,0% nel 2013, si è passati al -6,5% nel 2014 e 2015 e al -5,6% nel 2016).
In fatto di premi contabilizzati il volume si attesterebbe a 13,3 miliardi alla fine dell’anno corrente, incidendo per il 41,3% sul totale dei premi danni (42,3% nel 2016).
Si parla invece di fase espansiva del ramo danni, diverso da quello della Rc auto, che gode di un positivo recupero del ciclo economico generale.Settore per il quale si stima nel 2017 un incremento dei premi contabilizzati del 2,9% (quasi 19 miliardi), appena superiore alla crescita già registrata nel 2016 (+2,6% e 18,4 miliardi).Un ampio contributo all’evoluzione del settore che arriva dal ramo corpi veicoli terrestri, cresciuto già nei primi cinque mesi del 2017 dell’8,1%; dal ramo malattia per cui è previsto un aumento del7% dopo la già forte accelerazione del 2016 (+9,6%); dal ramo infortuni, incendio e altri danni ai beni. Si consiglia la consultazione di un broker assicurativo online per una consulenza o un preventivo, come ad esempio http://mioassicuratore.it/ per avere un quadro completo e una stima precisa dei costi.
IL SETTORE VITA
Passando all’osservazione del settore vita il 2017 potrebbe essere foriero d’una contrazione dei premi contabilizzati (-4,0%), inferiore comunque a quella registrata nel 2016 (-11%), per un volume complessivo che supererebbe i 98 miliardi.
Il comparto vita è risultato mutevole negli ultimi anni nell’andamento della raccolta, in seguito alla volatilità dei mercati finanziari e ai rendimenti delle gestioni separate, e il 2017 non sarà da meno.
L’anno in corso infatti risulta soggetto ad un’alternanza nelle variazioni dei premi dei due principali settori.
Le polizze rivalutabili, da un lato, “registrerebbero una brusca frenata (-16,5% per un volume di 61,5 miliardi) proprio a causa di difficoltà registrate dalle imprese assicurative a offrire prodottidi tipo tradizionale e con garanzie di rendimento” dall’altro “le polizze a prevalente contenuto finanziario (unit-linked) risulterebbero, invece, in forte crescita (+35% e un volume premi di 32,4 miliardi) dopo l’accentuata diminuzione del 2015 (-24,5%)”.