La Regione Valle d’Aosta potrà decidere su tasse e tributi
La norma di attuazione i materia di manovrabilità fiscale è legge da sabato 16 dicembre; le opposizioni presentano un controbilancio di previsione con tagli a tasse e tributi
L‘abbassamento dell’Irap per le imprese da 3,90 a 2,68, la rimodulazione dell’Imu con sconti del 10% sulla prima casa e del 20% per le micro-imprese e la riduzione del 10% del bollo auto: sono alcune delle proposte presentate dai gruppi Alpe, Area civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée e Mouv da inserire nel bilancio di previsione della Valle d’Aosta per il 2018.
Manovrabilità fiscale
L’opposizione si farà forte in Consiglio Valle del sì dello Stato alla manovrabilità fiscale. Già in settembre il Consiglio dei ministri aveva approvato la norma di attuazione ed è di sabato 16 dicembre la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del Decreto legislativo che di fatto permette alla Regione Valle d’Aosta di intervenire nella determinazione delle aliquote di tributi locali e regionali. Lo ha comunicato Pierluigi Marquis, capogruppo consiliare di Stella Alpina, intervenuto nel dibattito promosso dalle forze di opposizione dal titolo ‘La Valle d’Aosta non merita l’ennesimo bilancio elettorale”.
Contributi a imprese e famiglie
Tra le altre iniziative l’istituzione di un contributo alla famiglie di 250 euro per ogni figlio, l’istituzionalizzazione degli anticipi in agricoltura fino alla composizione del contenzioso con Agea, l’istituzione di una ‘No Tax Area’ – redditi fino a 20 mila euro -, incentivi alle assunzioni e l’azzeramento della tassa sulle insegne nelle aree marginali.
«La Valle d’Aosta va a velocità diverse e per colmare il gap il governo regionale deve intervenire con tagli alle tasse mirati. Basta ai contributi a pioggia» ha puntualizzato Albert Chatrian (Alpe). Per Elso Gerandin Mouv «le agevolazioni fiscali vanno date a chi fa crescere l’economia». Ha parlato di bilancio che «guardi avanti, che produca lavoro e ricchezza» Claudio Restano PnV. «E’ dovere degli amministratori tracciare un percorso per il futuro non limitandosi a un banale elenco della spesa» ha aggiunto.
100 milioni di euro in ballo
Sulla vicenda dei ”100 milioni de mancano all’appello”, rivendicati da Roma come contributo al risanamento della finanza pubblica per il 2018, è tornato l’ex assessore alle Finanze Chatrian per spiegare: «Non abbiamo voluto predisporre la legge di stabilità al buio senza avere la certezza sulle risorse a disposizione. Non abbiamo voluto costruire un documento finanziario con cento milioni in più ma con le stesse risorse del 2017 perché non sappiamo dove andrà la questione». Anche per Gerandin «non si può rischiare di aprire un contenzioso con lo Stato a pochi giorni dallo scioglimento delle Camere».
Gerandin ha poi chiesto di dare voce ai cittadini sulla Cva «che dal 2009 ad oggi a pompato nelle casse della Regione ben 506 milioni di euro». Per Marquis bisogna «rendere i cittadini indipendenti dall’amministrazione regionale, dando impulso all’imprenditoria privata agendo sulla fiscalità. Il pubblico deve essere meno pervasivo. Il problema del lavoro non si risolve assumendo duecento forestali in più ma con incentivi alle assunzioni».
(danila chenal)