La Regione viola la privacy, sanzione da 100 mila euro
Secondo il Garante per la protezione dei dati personali, l'amministrazione regionale ha diffuso i dati di un dipendente trasferito per incompatibilità ambientale, pubblicando una delibera sul sito web istituzionale.
Pubblicando una delibera e omettendo di anonimizzare il nome di un dipendente con il classico ‘omissis’, l’amministrazione regionale ha illecitamente diffuso i suoi dati personali.
Per questo motivo, entro il 21 gennaio 2018 dovrà sborsare la bella somma di 100 mila euro.
La segnalazione al Garante per la protezione dei dati personali è arrivata dallo stesso dipendente regionale che nella sezione deliberazioni del sito istituzionale, aveva scoperto pubblicata la delibera 1016 del 7 giugno 2013 che aveva per oggetto «mobilità per esigenze organizzative di un dipendente nell’ambito dell’organico della giunta regionale».
La delibera, identificando con nome e cognome del dipendente che ha segnalato la violazione della privacy, riportava valutazioni sulla «professionalità e sul contegno del segnalante», oltre a informazioni in ordine al trasferimento avvenuto «per accertata incompatibilità ambientale».
Nello specifico, la delibera adottata a seguito del procedimento per l’accertamento dell’incompatibilità ambientale del dipendente – si legge nel provvedimento del Garante dà conto «di tensioni e rapporti conflittuali che incidono negativamente (…) sull’organizzazione e sulla funzionalità complessiva degli uffici, sul prestigio e sul decoro del Dipartimento (…)» e «di difficoltà di funzionamento degli uffici in relazione alla presenza del dipendente XX».
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Nella foto, palazzo regionale, in occasione delle celebrazioni per il 2 giugno.
(cinzia timpano)