Consiglio Aosta, tra le attività aumentano le mozioni
I rappresentanti dell'Ufficio di presidenza del Consiglio comunale del capoluogo hanno presentato il bilancio dell'attività svolta dal 2015 a oggi
A caratterizzare l’attività del Consiglio di Aosta nel 2017 sono stati quattro sedute straordinarie, 128 interrogazioni, 25 ordini del giorno, 34 delibere, 15 interpellanze e – in aumento rispetto al passato – 184 mozioni che «sono lo strumento politico per eccellenza» ha sottolineato il presidente del Consiglio Michele Monteleone presentando, in conferenza stampa al fianco dei due vicepresidenti Etienne Andrione e Sara Favre, l’attività del Consiglio comunale di Aosta.
Domande di attualità
Monteleone ha, poi, citato le 102 domande di attualità presentate in 27 consigli ordinari dal 2013 ad oggi per una media di 3,7 a seduta «in aumento rispetto al passato e oltre metà delle richieste ha avuto una risposta entro i trenta giorni» ha aggiunto. Sono in crescita anche le richieste di accessi agli atti con un picco di 167 nel 2016.
«L’evoluzione della tecnologia – ha proseguito Monteleone nell’illustrazione – è stato un passaggio importante e la trasmissione in streaming del Consiglio comunale ha rappresentato una novità senza contare la realizzazione di un nuovo portale on demand e live al quale i cittadini possono accedere per rivedere gli interventi in aula che interessano loro». Gli accessi al portale streaming ha fatto registrare un totale di 2022 visitatori assoluti e di 6489 accessi.
Il presidente del Consiglio comunale ha poi parlato del portale della trasparenza ricordando che «Aosta è stato il primo comune a dotarsene». La pagina più consultata è stata quella relativa ai bandi di gara, seguita a ruota da quella relativa ai dati sul personale.
Pochi fondi
Di «meccanismo ben oliato» ha parlato il vicepresidente Etienne Andrione che ha lamentato la riduzione dei fondi all’Ufficio di presidenza: «sono all’osso: 500 euro all’anno sono poca cosa. I tagli selvaggi e populisti hanno tolto alla presidenza del Consiglio una parte della sua funzione ovvero quella di essere veicolo della cultura attraverso l’organizzazione di eventi».
(danila chenal)