Ferrovia: approvato accordo con Rfi per ammodernamento linea
Ferrovia: via all’iter di ammodernamento dell’Aosta-Torino e alla rimessa in funzione dell’Aosta-Pré-Saint-Didier. La giunta regionale della Valle d’Aosta ha infatti approvato la bozza di Accordo Quadro con Rfi SpA per l’utilizzo di capacità di infrastruttura ferroviaria.
L’Accordo prevede la programmazione del progetto di elettrificazione del tratto fino a Torino e altri interventi di velocizzazione, oltre agli interventi finalizzati alla riapertura della linea fino a Pré-Saint-Didier e l’incremento del carico assiale della stessa.
«Nell’arco di 90 giorni saranno definite le modalità per avviare la progettazione – ha spiegato in conferenza stampa l’assessore regionale ai Trasporti, Aurelio Marguerettaz -. Dato che la precedente progettazione preliminare è vecchia di dieci anni, non è detto che non si debba ripartire proprio da lì, per poi passare alla definitiva e poi esecutiva».
Rfi, «che si avvarrà di tecnici, si prenderà un tempo non inferiore a 36 mesi per la progettazione – ancora Marguerettaz -. Progettazione che riguarderà sia l’elettrificazione che gli interventi per migliorare la linea, in modo da ridurre il tempo di percorrenza che, ricordo, non sarà ridotto, anche elettrificando, senza interventi di ammodernamento dell’infrastruttura».
Linea Aosta-Pré-Saint-Didier
Il governo regionale ha approvato anche una bozza di protocollo con RFI che prevede di finanziare lo studio per definire gli interventi necessari a incrementare il carico assiale sulla linea e di istituire un tavolo tecnico con il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, allo scopo di seguire le iniziative per lo sviluppo del sistema ferroviario valdostano. Lo studio ha un costo di circa 1,5 milioni, di cui un terzo a carico della Regione e due terzi di RFI.
«Due gli aspetti da considerare per quanto riguarda l’Aosta-Pré-Saint-Didier – ancora l’assessore -: da un lato la volontà di riaprire la linea (contenuta nelle legge approvata in Consiglio Valle, ndr), dall’altra il rifacimento dei binari e i lavori necessari affinché il carico assiale possa essere portato dalle attuali 16 tonnellate a 18, ovvero il carico di treni moderni, come per esempio i bimodali che la Regione ha acquistato e che saranno disponibili entro maggio 2018».
Oggi sulla tratta in questione potrebbero transitare treni diesel ALN, «che nel 2020-2021 saranno dichiarati inutilizzabili perché inquinanti, anche se più leggeri di quelli moderni – ha ricordato Margurettaz -. Con questo studio potremo sapere con esattezza quali sono i lavori necessari e quanto costeranno».
(lu.me.)