Pollein, Enrico Romagnoli esce dal gruppo di minoranza
Il consigliere, già candidato a vicesindaco per la lista Pollein nel cuore, non vuole etichette politiche, quella di Stella Alpina, e si dichiara indipendente
Enrico Romagnoli candidato vicesindaco nella lista Pollein nel cuore ha lasciato il suo gruppo. Lo ha fatto nella serata di ieri, mercoledì 29 novembre, in Consiglio comunale. «La decisione è frutto di una lunga meditazione. Da tempo mi sento un corpo estraneo in quanto sono il solo consigliere non tesserato del gruppo» ha esordito. A Romagnoli non sta più bene il cappello politico, quello di Stella Alpina. Nel proseguire ha sottolineato «sia chiaro che in questa decisione non c’è nulla di personale nei confronti dei consiglieri del gruppo “Pollein nel cuore” che anzi, sono lieto di aver conosciuto e di aver avuto una collaborazione che mi auguro possa proseguire in futuro».
Le motivazioni
Così nell’analisi: «L’impressione che ho ricavato in due anni e mezzo di consiglio è che entrambe le liste che si sono presentate alle elezioni si siano volute rivestire dell’aggettivo “civico” rimanendo però saldamente ancorate alle logiche dei partiti. Considerando il fatto che questo Consiglio si è insediato esattamente due anni e mezzo fa e ancora non ho sentito il suono della voce di circa la metà degli eletti, esprimo pubblicamente oggi il mio malessere per un dubbio che mi ha attanagliato sovente in quest’aula: che qui ci siano le mani che si alzano, ma che le teste che governano queste mani siano altrove».«Mi ostino a credere che non sia così perchè in più occasioni ho avuto modo di verificare che le teste ci sono e che, soprattutto i più giovani, hanno indipendenza di pensiero; allora mi sono chiesto perché non si vedono i risultati, e cosa posso fare io».
Le divisioni
Romagnoli parla di « vecchie faide, antiche frammentazioni, che storicamente hanno diviso il paese a metà, e hanno allontanato dalla gestione della cosa pubblica anche persone ed energie preziose. Sono divisioni e faide che non mi riguardano e che voglio contribuire a superare, e credo che per questo dovremo affidarci alle nuove generazioni. E poi ho sentito spesso un’altra sciocca divisione, quella tra pollencioun doc, da diverse generazioni, e quelli, come me, che abitano qui da pochi anni. In epoca di flussi migratori di ben altra portata che, inevitabilmente, toccano e toccheranno ognuno di noi ha, mi sembra un’opinione a dir poco miope».
Il proposito
Conclude così il consigliere Romagnoli: «Ecco forse cosa posso fare: prendere le distanze da questo modo di intendere la comunità e provare a proporne un altro. Un modo più inclusivo, che guardi con più attenzione ai rapporti intergenerazionali e all’integrazione tra i vecchi, i nuovi e soprattutto i futuri pollencioun. Ciò che manca a questo consiglio, ed è ovvio che chi ha i numeri e gli incarichi, ha le maggiori responsabilità, è una visione prospettica. Io metto a disposizione di chiunque il mio tempo, le mie competenze e le mie esperienze. Le divisioni credo abbiano solo tolto energie e impegno. Da oggi sarò consigliere comunale indipendente e valuterò la mia posizione autonomamente per ogni singolo argomento. Ascolterò le opinioni di tutti e deciderò con la mia testa, come ho sempre fatto e come spero facciate tutti».
(d.c.)