Bankitalia: segnali di ripresa ma edilizia e occupazione restano al palo
Presentati oggi i dati sull'andamento congiunturale. Bene i servizi.
Nel complesso l’economia valdostana migliora, ma rimangono ancora le difficoltà legate all’occupazione e al settore delle costruzioni. Questo è quanto è emerso durante la presentazione dell’aggiornamento congiunturale dell’economia della nostra regione relativo alla prima metà del 2017. «Si intravedono ancora piccoli segni di ripresa – ha spiegato Roberto Cullino – grazie al consolidamento della crescita in diversi settori, tra i quali i servizi, mentre il dato legato all’occupazione è in controtendenza rispetto al nord-ovest che mostra segnali di ripresa dal 2014».
Migliorano industria, turismo e credito
Segnali positivi arrivano dall’industria, che conferma i dati positivi di fine 2016. A beneficiare di questa ripresa sono state senza dubbio le aziende medio-grandi, anche se nell’ultimo periodo arrivano buone notizie anche da quelle più piccole.
In base all’indagine della Banca d’Italia cresce il fatturato delle aziende di servizi non finanziari. Secondo il sondaggio effettuato su un campione di imprese con almeno 20 addetti, circa il 55 per cento di esse ha dichiarato di aver aumentato il fatturato nei primi 9 mesi dell’anno in corso, mentre il 15 per cento ne ha indicato un calo. Il traino, in questo caso, è rappresentato dal settore turistico che continua a crescere grazie soprattutto all’aumento dei turisti stranieri.
Dell’andamento positivo del turismo benificiano anche tutte le attività a esso collegate: nei primi otto mesi dell’anno il numero dei passaggi sulle autostrade valdostane è cresciuto del 6,3 per cento per quanto riguarda i mezzi pesanti e del 2,4 per cento per quelli leggeri, mentre i passaggi nei trafori sono cresciuti del 3,2 per cento.
Per quanto riguarda il credito, i primi mesi del 2017 hanno fatto riscontrare anche un consolidamento della ripresa grazie soprattutto alle famiglie, che hanno ottenuto finanziamenti per mutui e crediti al consumo per il 6 per cento in più rispetto allo scorso anno. Si riduce, invece, il credito verso le imprese che, dal canto loro, hanno fatto riscontrare un aumento della liquidità.
Continua la crisi delle costruzioni
Il rovescio della medaglia è rappresentato dal settore delle costruzioni, che prosegue nella sua discesa: su un campione di imprese valdostane con almeno 10 addetti, oltre il 40 ha dichiarato di aver sofferto un ulteriore calo del fatturato. La crisi del settore edilizio è testimoniata anche dai dati della Cassa edile regionale, che dal 2008 mostrano un calo pressoché ininterrotto dei lavoratori e delle ore lavorate.
Un timido segnale positivo potrebbe arrivare dai bandi pubblici, che nei primi otto mesi del 2017 hanno raggiunto l’ammontare di 50 milioni di euro: sebbene sia quasi il triplo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, questo dato è pari a meno della metà della media dell’ultimo decennio.
Bene il settore immobiliare, che mostra un aumento dello 0,7%.
Cala ancora l’occupazione
Di pari passo con la sofferenza del settore delle costruzioni, cala anche l’occupazione, che nei primi sei mesi dell’anno ha fatto riscontrare un meno 0,6 per cento, in controtendenza rispetto al resto del nord ovest. «Si tratta di un calo riconducibile alla crisi del settore edile – ha commentato Cullino – che in Valle d’Aosta è molto importante».
Per quanto riguarda il genere, la flessione degli occupati ha interessato gli uomini (-1,4%), mentre è cresciuto il numero delle lavoratrici (+0,3%).
(e.b.)