Consiglio Valle: no a una commissione sulle partecipate
Il dibattito ha occupato l'intera mattinata anche alla luce dei fatti di cronaca della giornata che vedono coinvolto anche l'ex presidente della giunta Augusto Rollandin
Il dibattito sull’istituzione di una commissione consiliare speciale per verificare gli appalti di lavori gestiti dalle società partecipate – Cva, società di impianti a fune e Casinò – ha occupato l’intera mattinata in Consiglio Valle. La maggioranza è allineata: «non c’è tempo, siamo a fine legislatura» motiva l’astensione. Per le minoranze «paradossale l’atteggiamento della maggioranza. Mentre stiamo a discutere di una questione di lana caprina quando La Repubblica pubblica un articolo che recita ‘’Un sistema corruttivo in Valle d’Aosta è quanto ipotizza la Procura di Aosta’’».
Gerandin, inizio di una deriva
Nel presentare la mozione Elso Gerandin (Misto)ha detto: «E’ necessaria la sua costituzione in un sistema valdostano ripetutamente dipinto a tinte fosche. Tutto questo avviene in un assordante e imbarazzante silenzio delle istituzioni regionali. E’ una politica di basso livello quella che delega alla magistratura di fare chiarezza. Ci vuole trasparenza nel gestire le partecipate, vero anello economico». Scandisce: «Noi chiederemo che sia limitata all’ambito della Cva, Casinò e impianti a fune. E’ un’opportunità della politica non trincerarsi dietro un silenzio imbarazzante. La pax valdôtaine è fare chiarezza. Non volete farla, sarete tutti complici. Nessuno vuole emettere sentenze condanne: è solo un’opportunità».
Fabbri (Uvp), manca tempo
Nell’annunciare l’astensione dell’Union valdôtaine progressiste, il capogruppo Nello Fabbri ha motivato: «Non mettiamo certo in discussione la validità delle commissioni speciali. Lo abbiamo dimostrato. Una commissione, istituita in questo particolare momento particolare di fine legislatura, non può avere la possibilità di espletare correttamente ciò che si propone. A nostro avviso richiederebbe molto più tempo per sviscerare o i problemi e per dare giudizi definitivi. Abbiamo la possibilità di approfondire nelle commissioni le tematiche che i consiglieri riterranno opportune».
Cognetta (M5S), in arrivo uno tsunami
Contesta la tesi Roberto Cognetta (M5S): « Mi è sembrato di capire che il voto di astensione di Uvp è giustificato dalla mancanza di tempo. Vorrei dire che per quanto ci riguarda si può iniziare a lavorare anche subito, siamo pagati fino all’ultimo giorno. Trovo che siano scuse. I fatti stanno sopravvanzando le nostre parole. Le parole della Bindi sono confermate. Tutto questo sistema sta collassando. Sta arrivando uno tsunami e non ve ne rendete conto. I fatti vi travolgeranno».
Baccega (Epav), riformuliamo la legge 20
Mauro Baccega di Epav dice: «L’argomento è difficile e complicato. Abbiamo avuto modo più volte di confrontarci sulla costituzione di commissioni speciali. Potremmo riformulare la legge 20 sulla trasparenza nelle partecipate».
Padovani (Misto), i fatti vi travolgeranno
Si dice basito Andrea Padovani (Misto) «dagli interventi dei colleghi di maggioranza. I fatti che stanno succedendo in altri palazzi ci impongono il dovere di fare chiarezza. Siamo chiamati a chiarire come sono stati spesi i soldi dei valdostani. Concordo con Cognetta i fatti vi travolgeranno».
Marquis (Sa), nascondete la testa sotto la sabbia
Così Pierluigi Marquis di Stella Alpina: «E’ un tema di grande attualità. Condividiamo l’iniziativa proposta che vuole portare a fare chiarezza sulle partecipale. La piega che sta prendendo questo Consiglio va verso l’omertà. Trincerarsi dietro alla mancanza di tempo, caro collega Fabbri, evidenzia una metamorfosi del suo gruppo. Oggi nascondete la testa sotto la sabbia. Nelle partecipate lavorano anche persone corrette alle quali dobbiamo la chiarezza».
Certan (Alpe), non è una bella pagina
Tuona Chantal Certan: « Le dichiarazioni di Bindi sono state importanti perché hanno confermato ciò che da anni denunciamo. Alpe da diversi anni ha richiesto l’osservatorio antimafia. Questa commissione potrebbe ridare dignità alla politica sana. La chiusura a riccio di oggi credo non sia una bella pagina».
Perron (Uv), rispettare i ruoli
Così il capogruppo dell’Union valdôtaine Ego Perron. «Io credo che di fronte a circostanze del genere non si possa che rispettare i ruoli. Il nostro è di indirizzo. Si tratta di poteri diversi che viaggiano su binari diversi. Le indagini devono fare il loro corso ma rifiutiamo con fermezza la visione delle partecipata quale sinonimo di voto di scambio. Ogni società ha un controllo robusto effettuato su diversi livelli, applicano le normative vigenti e i codici di contratto. La legge 20 prevede ulteriori controlli e regole specifiche soprattutto per quanto riguarda le assunzioni e i contratti di fornitura. Nessuna omertà. Le commissioni consiliari hanno tutti gli strumenti per approfondire».
Sbotta Aurelio Marguerettaz Uv: «Nessuno di noi si è mai permesso di commentare la vicenda che la vede coinvolta nella vicenda dei 25 mila euro, collega Marquis. Con la costituzione di una commissione speciale volete solo alzare un polverone per dire che tutti sono corrotti salvo voi che siete duri e puri. E’ un approccio qualunquista, il vostro, che fa un torto a tutti coloro che lavorano».
Guichardaz, commissioni speciali strumentali
Jean-Pierre Guichardaz (Pd): «Secondo noi il sistema delle commissioni speciali, in passato, sono state usate non più per avere dati ma per fini politici e di cambiamento di maggioranza. Dall’opposizione, negli otto mesi, mai chiesto la costituzione di una speciale come state facendo voi oggi».
Restano, non alimentiamo chiacchiere su VdA
Per Claudio Restano (PnV): «Dimostriamo ai valdostani e all’Italia che non abbiamo nulla da nascondere, dimostriamo di essere in grado di dettarci la strada da soli. Dicendo no, alimentiamo quei fari che si sono accesi sulla Valle d’Aosta».
(danila chenal)