Assessora Rini sentita dal pm; la procura: «non è indagata»
Sotto la lente d'ingrandimento, la proposta di lavoro dell'imprenditore Gerardo Cuomo all'ex marito, durante la causa di separazione.
E’ stata sentita in procura, ad Aosta, come «persona informata sui fatti» (a fine luglio, dal pm Luca Ceccanti) ma allo stato attuale non è indagata l’assessora all’Istruzione e Cultura Emily Rini, in merito alla ventilata proposta di assunzione fatta all’ex marito durante la causa di separazione. La notizia – pubblicata ieri sera dal sito ww.aostacronaca.it diretto da Piero Minuzzo, a firma del giornalista Patrizio Gabetti – è stata rimossa dopo qualche ora, per poi essere ripubblicata un paio d’ore fa, «per problemi di natura tecnica» – ha commentato il direttore raggiunto telefonicamente.
Pressioni perchè la notizia fosse oscurata? Minuzzo non conferma, ma neanche smentisce, nicchiando, «l’articolo era stato oscurato ma è di nuovo on line».
Tra la prima pubblicazione (ieri sera intorno alle 18) e la seconda pubblicazione (qualche ora addietro), compare anche l’intervista all’assessora Emily Rini che respinge l’ipotesi di indebito interessamento per favorire l’ex marito. Il fascicolo – che al momento non vede indagati iscritti nel registro dei reati – era stato avviato dall’allora procuratore capo di Aosta Giancarlo Avenati Bassi.
La proposta di assunzione fatta all’ex marito dell’assessore Rini – di professione ingegnere – era per il Caseificio Valdostano di Gerardo Cuomo, l’imprenditore coinvolto nell’inchiesta della procura di Milano che lo scorso gennaio ha portato all’arresto del procuratore capo facente funzioni di Aosta Pasquale Longarini.
La proposta di lavoro fu rifiutata dall’ingegnere poiché assolutamente lontana dalle sue capacità professionali. Pochi giorni dopo, attraverso un’agenzia di lavoro interinale, l’uomo trovò occupazione alla Compagnia valdostana delle acque dove è tutt’ora impiegato.
Nella foto, l’assessora all’Istruzione e Cultura Emily Rini.
(re.newsva.it)