Valtournenche, maggioranza chiede un passo indietro al sindaco Camaschella
Il vicesindaco Giuseppe Maquignaz, assessori e consiglieri unionisti chiedono il rispetto degli accordi elettorali che prevedevano l'avvicendamento tra sindaco e vice a metà mandato
La maggioranza di Valtournenche, guidata dalla sindaca Deborah Camaschella, è a un passo dalla spaccatura. Non lo nega il primo cittadino: «Avremo, alle 20.30, di questa sera un verifica di maggioranza. Il vicesindaco Giuseppe Maquignaz, parte della giunta e parte dei consiglieri hanno chiesto le mie dimissioni, sostenendo che ci fosse un accordo pre-elettorale che prevedeva un avvicendamento a metà mandato».
Patti elettorali
Scandisce Cmaschella: «Non c’è nessun accordo, sono sbalordita: non ho mai detto che avrei smesso di fare il sindaco dopo due anni e mezzo. Spero non si voglia ribaltare la volontà dei votornén che hanno votato la nostra lista. Stiamo sacrificando il bene del paese ai personalismi». Secondo quanto raccontato il caso è esploso nella riunione della sezione unionista convocata nella serata di giovedì 2 novembre quando Giuseppe Maquignaz avrebbe chiesto pubblicamente il passo indietro a Camaschella in ottemperanza ai patti elettorali. Non nega la richiesta di un passo indietro il vicesindaco ma nega la richiesta di dimissioni comunque si riserva commenti più approfonditi a verifica di maggioranza avvenuta. Si profila, qualora la maggioranza non avesse più i numeri per governare, una mozione di sfiducia al primo cittadino.
Questioni di metodo
All’origine dei malumori ci sarebbe la mancata condivisione sui dossier amministrativi. A puntare il dito contro il metodo Camaschella – troppo decisionista – fu per primo l’ex assessore all’Agricoltura Domenico Chatillard, già sindaco nelle precedenti legislature, che si dimise dal suo ruolo a un anno dal suo incarico.
(danila chenal)