Aosta, al Parini lunghe liste d’attesa per gli interventi chirurgici
A sollevare il problema il consigliere del M5S Roberto Cognetta durante l'audizione dei vertici dell'azienda sanitaria Usl in quarta commissione consiliare
Dai 411 giorni per una colecistectomia ai 249 per un’ernia, dai 450 per un’ernia inguinale ai 250 per una tonsilectomia: sono i tempi d’attesa relativi al ricovero per un intervento chirurgico all’ospedale Umberto Parini di Aosta contro i quali punta il dito il consigliere regionale del Movimento 5 Stella Roberto Cognetta.
Attesa media fino a 600 giorni
«Riferendomi ai dati pubblicati sul sito dell’Azienda Usl di Aosta – spiega Cognetta -, ho elaborato una tabella che riassume i tempi di attesa degli ultimi quattro anni. I dati raccontano di una situazione a dir poco infelice: ci sono molti interventi con tempi d’attesa superiori ai 100 giorni, con punte che superano i 400 giorni. I dati sono medie annuali e quindi, in qualche caso, i tempi possono tranquillamente superare i 600 giorni». «L’efficacia del sistema sanitario si misura anche sui tempi di risposta agli utenti – commenta Cognetta -. I vertici aziendali che abbiamo audito oggi in Commissione consiliare non hanno potuto negare l’evidenza di una criticità che deriva da una carenza organizzativa oltre che da una mancanza di anestesisti che sono passati da 51 nel 2014 a 34 nel 2017. Si possono quindi utilizzare solo due sale operatorie delle cinque a disposizione in ospedale».
Ospedale Parini non è attrattivo
«Per i medici siamo il polo di Aosta è poco attrattivo – prosegue il Pentastellato -: siamo pertanto obbligati a gestire le urgenze aspettando che gli interventi meno urgenti si trasformino in emergenze. A questo si sommano le ben note problematiche relative ai tempi di attesa per le visite specialistiche. Con la revisione dell’atto aziendale dell’USL si dovrà mettere mano alla gestione complessiva della macchina organizzativa che è ferma ad uno schema vecchio di 30 anni fa». «Ben vengano quindi i trapianti di cornea in Valle d’Aosta – conclude Roberto Cognetta – ma credo che per i cittadini sarebbe altrettanto necessario avere interventi alle tonsille e ai calcoli in massimo 30 giorni».
(d.c.)