Cocaina ed estorsione, torna libero muratore di Saint-Vincent
Il giudice monocratico Marco Tornatore ha disposto il divieto di avvicinamento alla donna vittima della tentata estorsione e ai suoi familiari
Il giudice monocratico Marco Tornatore ha revocato gli arresti domiciliari per Pasquale Cirelli, il muratore di 48 anni di Saint-Vincent. Arrestato a giugno dai carabinieri, era stato accusato di spaccio di cocaina e tentata estorsione ai danni di una libera professionista della media Valle. Tornatore, al termine della prima udienza del processo (rinviato a gennaio), ha disposto il divieto di avvicinamento alla donna e ai suoi familiari. La donna ha ammesso di aver acquistato cocaina da Cirelli per una spesa di duemila euro e di aver sborsato 30 mila euro a seguito delle pressioni dell’imputato.
Indagine scatta a giugno
A giugno i genitori della donna avevano raccontato che Cirelli si era presentato in ufficio, sul posto di lavoro del padre, per sollecitare il pagamento degli assegni della figlia. Subito erano stati avvertiti i carabinieri, poi il dialogo si era svolto “in modo civile” e l’allerta era rientrata. Secondo quanto era emerso dalle indagini dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Châtillon Saint-Vincent, una insospettabile libera professionista della cittadina termale si sarebbe rivolta a Pasquale Cirelli per poter acquistare la droga. In un primo momento, il muratore 47enne le avrebbe anche fatto credito, ma con il passare del tempo avrebbe iniziato a farle pressioni al fine di ottenere cifre di denaro sempre più elevate, fino ad arrivare a pretendere come garanzia un assegno di 30 mila euro.