Elezioni: la Sinistra prova a riorganizzarsi
Un pomeriggio di lavoro per arrivare a «un'alleanza popolare per la democrazia e l'uguaglianza»; obiettivo primo, partecipare alle tornate elettorali.
La sinistra oltre il Pd cerca di darsi un’organizzazione e degli obiettivi unendo le proprie forze attualmente sparse.
Lo fa con un pomeriggio di lavoro, dal nome che ne mette in evidenza gli scopi «Un’Alleanza popolare per la Democrazia e l’Uguaglianza», articolato su temi e con interventi di specialisti del settore, sabato 21 ottobre, allo spazio Eco Working di Quart.
L’obiettivo finale è sicuramente partecipare alle varie tornate elettorali, ma anche di riportare la politica verso i cittadini. Erik Rosset, coordinatore del pomeriggio di studio: «L’obiettivo è quello di ricostruire una rete e mettere insieme le persone che hanno combattuto, e spesso vinto, singole battaglie. Facciamo parte di una proposta nazionale che in questi giorni ha visto riunioni simili in tutta l’Italia, vogliamo essere in grado di produrre una mobilitazione dal basso». Viene da chiedersi perché, dopo aver vinto tante battaglie, la sinistra non è riuscita a imporsi? «Perché l’indignazione – continua Rosset – è un sentimento trasversale anche di chi non sta dalla nostra parte. Quello che dobbiamo fare è trasformare questa indignazione in proposte politiche, fornire un’alternativa a chi non vuole ciò che esiste ora e lo sta dicendo chiaramente. Il progetto non è ancora definito, ma certo puntiamo alla costruzione di una lista unitaria per presentarci alle elezioni».
L’Altra Valle d’Aosta
Anche Carola Carpinello, di ‘L’Altra VdA’, concorda: «Bisogna partire dalla solitudine delle resistenze. Ormai qui in Valle siamo alle 50 sfumature di autonomismo, ma nessuna attenzione alle persone. Riunirci e parlarci significa già affrontare dei nodi problematici. Al di là delle condizioni attuali, la volontà di costruire c’è, ma bisogna vedere cosa saremo in grado di mettere insieme».
Rifondazione Comunista
Francesco Lucat, segretario di Rifondazione Comunista, ricorda come sia urgente ripensare la distribuzione dei beni: «Sette persone posseggono il 30% della ricchezza mondiale. Mi sembra evidente che c’è bisogno di equità. E c’è bisogno di affrontare temi fondamentali quali quello della TAV, dei trattati internazionali che rovineranno la nostra vita e agricoltura, riprenderci l’articolo 18. Dobbiamo, in una parola, riprenderci i temi della sinistra e affrontarli».
Questione di unità
Andrea Padovani, consigliere regionale di Altra VdA, mette l’accento sull’unità: «Questi incontri vogliono essere un primo momento di riunificazione di tutto quello che sta a sinistra del Pd, di tutte le istanze e le soluzioni che provengono da questa area. Vogliamo che il pensiero delle persone comuni possa trovare un punto di sfogo, possa essere portato a livello esplicito. E vogliamo combattere la povertà e la disuguaglianza. Vogliamo, cioè, affrontare tutti i temi che sembrano diventati dei tabù. Ci vorrà tempo e riflessione, ma è un passaggio necessario».
Nella foto, i partecipanti al pomeriggio di lavori a Quart.
(bruno fracasso)