Aosta: via Antica Zecca cambierà volto
Saranno demoliti il fabbricato che ospita l'attuale pizzeria Da Manuel e le mura fatiscenti che lo circondano
Un pezzo di centro storico cambierà volto. Sono state approvate oggi all’unanimità la variante non sostanziale e il piano urbanistico di dettaglio (Pud) inerente alla zona di via Antica Zecca, durante la seconda commissione consiliare “Politiche territorio – Opere Pubbliche”. In parole povere verrà attuato il progetto, adottato con la delibera comunale del 21 giugno, che prevede una piccola rivoluzione urbanistica di tutta l’area di via Hôtel des Monnaies. Il fabbricato dell’attuale pizzeria “da Manuel”, oggi perpendicolare alla via, sarà ricostruito parallelo a essa e le fatiscenti strutture che lo affiancano saranno demolite. Dopo l’adozione da parte del Comune di un Pud di iniziativa privata – in questo caso proposto dalla Manuel Snc -, è possibile presentare delle “osservazioni” e richiedere che il progetto venga rivisto prima della sua approvazione.
Obiezione
A farlo è stata l’ex consigliera comunale Uv Jeannette Fosson che presentato le osservazioni da privata cittadina, chiedendo di «rivalutare il progetto in quanto si sarebbe creato un massiccio ostacolo visivo alle mura romane». Il funzionario ai Servizi urbanistici Giorgio Pasquale ha fugato ogni dubbio su questo aspetto: «La situazione attuale da questo punto di vista è ben peggiore. I fabbricati, fra volumi costruiti e sbarramenti, coprono una fascia visiva di 48 metri. Con il nuovo progetto si libererebbero circa una ventina di metri di “blocco visivo”». Inoltre, «si creerebbe un altro passaggio pedonale immediatamente al di sotto delle mura, che verrà ceduto al Comune», ha fatto notare il consigliere Loris Sartore. Il progetto rispetta dunque la scelta a monte prevista dal piano regolatore di allontanare i volumi dalle mura romane, mantenendo la leggibilità della strada medievale. La variante non sostanziale al progetto approvata riguarda invece l’altezza dei fabbricati, che potranno ora raggiungere i sei metri (circa 2 metri in più rispetto a quelli previsti in precedenza). «Considerando che i volumi saranno più arretrati rispetto a dove si trovano adesso, l’altezza di sei metri non corrisponde a un immediato ostacolo visivo, perché l’impatto sensoriale di chi passa di fatto non corrisponderebbe a sei metri effettivi», ha concluso Pasquale.
(sara sergi)