Astronomia, l’Osservatorio scopre un piccolo Saturno
Sulla rivista Nature la straordinaria scoperta di un team internazionale che comprende l'Osservatorio di Saint-Barthélemy
Un piccolo Saturno ai confini del sistema solare: è la scoperta di un gruppo di ricerca internazionale del quale fa parte anche lo staff dell’Osservatorio astronomico regionale della Valle d’Aosta. Lo studio è pubblicato sul numero del 12 ottobre della rivista britannica Nature, uno dei pilastri della comunità scientifica internazionale. Per l’Osservatorio valdostano lo firmano il ricercatore Albino Carbognani e Jean Marc Christille, direttore della Fondazione Clément Fillietroz, che commenta: «Contribuire in modo determinante a un progetto così ambizioso e pubblicare il risultato sulla principale rivista scientifica è un ulteriore riconoscimento della professionalità e della qualità del nostro staff». La ricerca riguarda il pianeta nano Haumea, scoperto nel 2005, situato oltre l’orbita di Nettuno, come Plutone.
La scoperta
«Il 21 gennaio scorso questo oggetto per 113 secondi ha occultato una stella», riferisce Albino Carbognani. «Un team internazionale coordinato dallo scopritore di Haumea, lo spagnolo José Luis Ortiz, ha osservato l’occultazione per determinarne la forma e scoprire eventuali ulteriori satelliti oltre ai due già noti». Contrariamente alle previsioni, l’Osservatorio valdostano è risultato troppo a Ovest per osservare il fenomeno, ma ha potuto contribuire con misurazioni importanti nei giorni seguenti. Inoltre, Albino Carbognani ha elaborato i dati dell‘Osservatorio Astronomico di San Marcello Pistoiese, che invece era nel cono d’ombra del pianeta nano. «Integrando le misure compiute durante l’occultazione, comprese quelle da noi elaborate, con la curva di luce ottenuta nel nostro Osservatorio, è stato possibile descrivere la forma di Haumea con maggior precisione», continua Carbognani. «Si è scoperto che l’asse maggiore del pianeta nano è almeno il 20% più grande di quanto sospettato, circa 2.320 km invece di 1.960 km: quasi come Plutone, che ha un diametro di 2.375 km, anche se è rotondo e non ovale. Sono state osservate inoltre attenuazioni nella luce della stella appena prima e appena dopo l’occultazione, imputabili a un anello di ghiacci e polveri opache che circonda il pianeta nano, distante dal suo centro circa 2.290 km e largo 70 km». È la prima volta che si scopre un anello attorno a un oggetto transnettuniano. Inoltre, le maggiori dimensioni di Haumea comportano una densità molto inferiore a quanto ipotizzato in precedenza. Una serie di scoperte che offrono alla comunità scientifica nuove domande alle quali rispondere.
(paolo ciambi)