Regione: Marquis denuncia mancanza di sicurezza a Palazzo
Il presidente uscente si riferisce alla vicenda legata al ritrovamento dei 25 mila euro nell'ufficio di presidenza nel giugno scorso
Nel prendere la parola il presidente uscente Pierluigi Marquis ripete, riferendosi all’avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sul ritrovamento di 25 mila euro nell’Ufficio di Presidenza nel mese di giugno scorso: «Io non ho fatto nulla e sono pronto a giurarlo su quanto di più caro ho al mondo: la mia famiglia. Ho preso atto della situazione complessiva e ritengo doveroso rassegnare le mie dimissioni per poter rappresentare al meglio quanto so sulla faccenda e dimostrare la mia estraneità ai fatti» e punta il dito sulla mancanza di sicurezza a Palazzo regionale. «Da allora molto è stato fatto ma restano ancora cose da fare». Si riferisce Marquis alle telecamere che non erano in funzione e la facilità di accesso all’ufficio di presidenza. Marquis ribadisce, poi, quanto dichiarato ieri a dimissioni consegnate, citando la mozione di sfiducia costruttiva che pone di fatto fine ai sette mesi di legislatura a sua guida, percorso intrapreso il 10 marzo scorso.
Intanto slitta l’elezione del nuovo presidente della Regione Valle d’Aosta: la proposta del presidente del Consiglio Andrea Rosset di iscrivere il punto all’ordine del giorno dell’assemblea straordinaria non ha raccolto i 24 voti necessari. Il dibattito in aula si è aperto sulla presa d’atto delle dimissioni del capo del’esecutivo uscente Pierluigi Marquis. Rinviata anche la discussione sulla mozione di sfiducia costruttiva presentata sabato 7 ottobre da Uv, Uvp, Epav e Pd. Chiedono Ego Perron dell’Union valdôtaine e Alessandro Nogara dell’Union valdôtaine progressiste l’immediata iscrizione all’ordine del giorno dell’elezione del nuovo presidente perché «abbiamo la necessità di un governo stabile. Noi avevamo dato la disponibilità a essere ‘soft’ su quanto sta accadendo».