Consiglio Valle: l’Uvp invita il presidente Marquis a dimettersi
A chiedere le dimissioni è il consigliere del Leone dorato Nello Fabbri
E’ il capogruppo dell’Uvp Alessandro Nogara ad aprire il dibattito fiume in Consiglio Valle sulla situazione politica. Sottolinea: «Non stiamo facendo giochini politici né facciamo capricci. Ribadiamo che non c’è coesione nella maggioranza sui temi che si devono affrontare fin da subito. Dobbiamo capire cosa c’è nel bilancio. Del Dfr non abbiamo visto una riga. Cosa mettiamo su questo bilancio? Siamo convinti che il progetto del Rassemblement punti a rinnovare e innovare. Il motivo per cui ci siamo defilati è perché è urgente fare un bilancio ma che non sia tacconato. Noi cerchiamo di fare le cose e una volta definite le vogliamo spiegare ai valdostani. Questa non è una crisi al buio, sappiamo benissimo dove andiamo. Siamo aperti a tutti quei movimenti e partiti che vogliono condividere un progetto politico ma il Rassemblement è chiuso» e rinfaccia ad Alpe di avere fatto marcia indietro all’ultimo minuto. Dal consigliere dell’Uvp Nello Fabbri arriva l’invito al presidente Pierluigi Marquis a dimettersi perché «sarebbe la situazione più limpida per risolvere la crisi».
Sa, chiari sul percorso futuro
Per Stefano Borrello, assessore di Stella Alpina «il dibattito politico non ha mai avuto modo di raggiungere un equilibrio. Noi più volte abbiamo parlato di responsabilità, spesso evocata ma poi disattesa. Noi abbiamo appreso una legittima posizione di un gruppo, ne prendiamo atto ma chiediamo dove va la maggioranza. E’ il momento di codificare il percorso che dite di avere chiaro. Noi rispettiamo il Rassemblement , abbiamo sempre osservato silenti. Ora bisogna essere chiari sul domani per garantire un minimo di stabilità».
Epav, presidenza al capolinea
Mauro Baccega scandisce: «Collega Marquis si è completato il suo percorso da Presidente. A marzo (è del 10 il ribaltone). Le anticipai che questa maggioranza non avrebbe avuto vita lunga. Ci sono dossier che vi dividono e sui quali non troverete mai l’accordo. Parlate di cambiamento, trasparenza e casa di vetro, obiettivi che non avete mai rispettato. Avete occupato i posti di potere come le pedine su una scacchiera. Ora c’è bisogno di impegno, di costruire un percorso politico serio per combattere i populismi con una grande senso di responsabilità che fin qui non abbiamo visto».
Restano, la crisi è nell’Uvp
Per l’assessore al Tursimo Claudio Restano: « Questo governo di emergenza ha affrontato tanti dossier: alcuni li ha risolti, altri li sta sviluppando con responsabilità. Io non ho sentore di una crisi. Non abbiamo dato ai valdostani una bella immagine di questo Consiglio. Spero che si possa rinnovare e modernizzare in futuro ma questo non è un film, non siamo al cinema. La crisi è tutta in casa Uvp».
Uv, al lavoro per un progetto serio
L’unionista David Follien commenta: «E’ stata una legislatura critica, disturbata dai franchi tiratori e dalle divisione delle forze autonomiste. Il Rassemblement è un progetto fatto di autonomia, federalismo, di attenzione al territorio. La mancanza di strategia e coesione hanno portato a questa crisi presidente Marquis. Vi sono stati segnali espliciti: la mancanza di numeri sui dossier, le dimissioni di Gerandin. E’ necessaria chiarezza e pacatezza. L’Union valdôtaine lavorerà per dare un progetto solido ai valdostani che non guardi solo alle elezioni mai ai prossimi decenni».
Chatrian, uffici al lavoro per il bilancio
L’assessore alle Finanze di Alpe Albert Chatrian precisa: « Il 10 marzo abbiamo accettato una scelta molto difficile, conoscevamo le criticità. Sono stati sette mesi difficili e pesanti nei quali non abbiamo guardato al passato scaricando le responsabilità su altri. Il percorso del Casinò è stato tortuoso ma abbiamo trovato un punto di sintesi. Sul bilancio è noto a tutti che abbiamo qualche difficoltà nei rapporti con lo Stato (i 144 milioni reclamati da Roma). Tutte le 120 strutture regionali stanno predisponendo la Finanziaria in modo che si possa avere la totale copertura dei capitoli. Su Cva il Consiglio ha votato una risoluzione e sarà il Consiglio a decidere se l’azienda sarà quotata in borsa. Prima di discutere di temi di importanza globale abbiamo obblighi che ci porteranno a dare risposte puntuali ai nostri comprensori sciistici. A oggi non sono i collegamenti intervallivi la criticità ma la possibilità per la Cervino spa e la Pila spa di realizzare due nuovi impianti di risalita». (danila chenal)