L’Uvp apre la crisi di governo, togliendo la fiducia a Marquis
La delegazione del Leone dorata abbandona il tavolo della verifica di maggioranza e va a incontrare l'Uv
L’Union valdôtaine progressiste apre ufficialmente la crisi di governo. Stacca di fatto la spina al governo guidato da Pierluigi Marquis, chidendogli un passo indietro, nella riunione con all’ordine del giorno la verifica di maggioranza. «Mancano la coesione e la visione comune su alcuni temi quali la quotazione in borsa di Cva e i collegamenti intervallivi»motiva il presidente dell’Uvp Elisa Bonin, prima ad abbandonare il tavolo seguita dalla sua delegazione. Rincara: «Non ci sentiamo di approvare il bilancio di previsione al buio». Su quanto accadrà domani in Consiglio Valle dice: «I consiglieri faranno le loro valutazioni in aula» e aggiunge «l’Uvp auspica che si possa trovare una soluzione collegiale alla crisi», lasciando la porta aperta a «chi è interessato a trovare una soluzione per il bene della comunità valdostana». Il leone dorato non pone paletti ma è ormai avviato verso una rinnovata alleanza con l’Union valdôtaine che incontra a ruota per definire le strategie in aula consiliare fin da domani. Esclusa la mozione di sfiducia per la quale non ci sono i tempi tecnici.
Marquis, Uvp ha atteggiamento poco responsabile
Per il presidente della Regione Marquis, che si dice basito dalla decisione, «l’atteggiamento dell’Uvp è poco responsabile in un momento così delicato per la regione. Non è possibile ricredersi ogni tre per due sul percorso affrontato. Non è più possibile procedere con i soliti giochi e giochini della politica: occorrono franchezza e onestà». Chiosa: «mi spiace che si presenti al premier Gentiloni, in arrivo domenica, un’immagine così triste della politica valdostana». Per Stella Alpina una cosa è chiara: i partner di Alpe restano così come non è in discussione il nuovo gruppo con Area Civica e Pour Notre Vallée.
Mouv, il bilancio e alle urne
Commenta Elso Gerandin di Mouv’: «si è fatta chiarezza alla fine di un’estate tormentata. L’Uvp ha chiesto di ritirare la fiducia a questo governo ma per Mouv’ la strada resta l’approvazione del bilancio di previsione e poi il ritorno alle urne».
Alpe, irresponsabile crisi al buio
Basito della situazione si dice anche il presidente di Alpe Alexis Vallet. «La richiesta di aprire una crisi al buio è tragicamente irresponsabile. Abbiamo chiesto di approvare i dossier urgenti e di andare, in seguito, alle urne anticipatamente». Vallet chiede all’Uvp di «presentare la mozione di sfiducia costruttiva al più presto possibile». Il probabile ritorno in minoranza non disturba il Galletto: «lo accoglieremo con enorme serenità e con tanta voglia di presentare un progetto credibile per il futuro della Valle d’Aosta». Dei partner di maggioranza – eccezione fatta per l’Uvp – dice: «sono forze responsabili con le quali abbiamo lavorato bene. Non c’è nulla di definito, vedremo se approfondire per future alleanze».
La Torre, percorso Uvp poco chiaro
Per Leonardo La Torre del gruppo Area civica-Sa-PnV «il percorso intrapreso da Uvp non è chiaro. Mi sarei aspettato una maggiore responsabilità». (danila chenal)