Rapporti con lo Stato, battibecco maggioranza e opposizione
Per Uv, Pd ed Epav e M5S «non è stato fatto nulla».Area Civica-Sa-PnV rispediscono al mittente le critiche
Una soluzione politica e non solo giuridica. E’ quanto chiede la Seconda commissione consiliare al governo regionale (audizione questa mattina del presidente della Regione e dell’assessore alle Finanze) in merito alla situazione dei rapporti finanziari con lo Stato dopo quanto previsto dal decreto ministeriale che richiedeva la partecipazione anche per l’anno 2018 che depaupera il bilancio regionale di 144 milioni di euro.
L’assessore Chatrian ha comunicato che il DEFR, sul quale gli uffici stanno lavorando, sarà presentato non appena vi saranno dei dati certi sulle entrate per il 2018, e ciò per avere un documento programmatico che possa essere credibilmente approntato.
Critiche le opposizioni
«Ancora una volta – sottolineano i consiglieri dei gruppi UV, PD-SVdA e M5S -, ci è stato recitato il solito copione che guarda al passato ma che non fornisce nessuna visione prospettica sul futuro. Il risultato è che, ad oggi, del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) – l’atto di programmazione finanziaria dovuto per legge che doveva essere presentato al Consiglio entro il 30 giugno – non vi è traccia. Appare poi singolare che sui 144 milioni di euro che lo Stato chiede alla Regione, per parlarne, si aspetti la visita del Presidente del Consiglio dei ministri ad Aosta in occasione della Scuola per la democrazia, ma non si sia aperto un tavolo politico per una trattativa seria e concreta con lo Stato».
I gruppi consiliari denunciano quindi «l’atteggiamento totalmente irrispettoso nei confronti delle Commissioni e del Consiglio Valle che su questo tema non sono informate ed è solo grazie alle nostre sollecitazioni che il Presidente della Regione e l’Assessore al bilancio sono venuti in Commissione. A questo punto, visto il vuoto pneumatico che ci è stato rappresentato, ci chiediamo se essi stessi siano informati e sappiano cosa stanno facendo».
La replica della maggioranza
«Lo stupore dei gruppi consiliari di minoranza avrebbe dovuto arrivare tempo fa, quando mancava una solida presenza negoziale a Roma e anche in occasione del mancato accordo a fine febbraio 2017 con lo Stato, che ha prodotto poi il Decreto che ci sottrae 144 milioni di euro»: lo dichiarano i Consiglieri del gruppo Area civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée.
«Il Governo regionale nato il 10 marzo scorso ha ereditato una situazione di rapporti deboli e frammentati con lo Stato nonché un mancato negoziato di primavera – evidenzia il gruppo AC-SA-PNV -: ha quindi cercato di porvi rimedio con un ricorso alla Corte costituzionale e con un lavoro di ricostruzione di relazioni con lo Stato che ci auguriamo sia sostenuto anche dai gruppi di minoranza nell’interesse della Valle d’Aosta e della fase attuale di preparazione della legge di bilancio.