Gabrielli: rispettosi di tutti, ma pretendiamo rispetto per il nostro lavoro
Il capo della Polizia al traforo del Monte Bianco per l'inaugurazione degli uffici intitolati alla memoria di Mario Turco
Visita lampo questa mattina a Courmayeur per il capo della polizia Franco Gabrielli (foto), ospite d’onore dell’inaugurazione dei nuovi uffici della Polizia Stradale presso il traforo del Monte Bianco, intitolati alla memoria dell’agente della Polstrada Mario Turco, deceduto in servizio nel 1962.
Maria Dolores Rucci, dirigente del compartimento Piemonte-Valle d’Aosta, ha lodato il grande sforzo degli agenti per la prevenzione, il rilevamento degli incidenti ed il primo supporto ai famigliari delle vittime. Ha poi ricordato gli agenti deceduti in incidenti sul lavoro, che «in Piemonte-Valle d’Aosta dal 1945 ad oggi risultano essere 40».
Il prefetto Gabrielli ha dapprima ringraziato tutti i corpi di polizia impegnati nel controllo della frontiera del Bianco «per garantire la sicurezza in un luogo strategico non solo per il nostro Paese, ma per l’intero continente», e successivamente lanciato un messaggio in chiave europea sulla gestione dei confini: «Noi siamo rispettosi di tutti ma pretendiamo rispetto per il nostro lavoro. Se ci sono delle modalità di controllo che presuppongono degli avanzamenti ben venga, purché siano reciproci. Altrimenti ognuno controlla efficacemente a casa propria».
Incalzato sulle indagini della procura di Aosta relative al vallo anti-frana di La Palud, realizzato quando Gabrielli era al vertice della protezione civile, commenta: «Per le cose che ho potuto verificare quando ero a capo della struttura nazionale credo che i lavori si siano svolti correttamente. Aspetteremo gli esiti dell’inchiesta. Ognuno è libero di fare le segnalazioni che vuole, ma esiste anche il reato di calunnia».
(samuele belfrond, courmayeur)