Corpo di uomo carbonizzato, dopo l’autopsia indagini mirate
Disposto per lunedì l'esame autoptico sul cadavere trovato sabato 19 a Fénis
Le uniche certezze, al momento, è che non si è tratto di suicidio, che in quel luogo non ci è arrivato da solo e che gli è stato dato fuoco. Per il resto, zero elementi e di conseguenza mille ipotesi sulle cause della morte di un uomo sulla trentina, di pelle chiara e privo delal mano sinistra ritrovato quasi completamente carbonizzato sabato 19 in una zona frequentata da bikers e persone che passeggiano con i loro cani.
Sarà il medico legale Roberto Testi, di Torino, a eseguire lunedì 21, l’autopsia sul corpo quasi interamente carbonizzato trovato in una radura a Fénis. All’esame parteciperà anche il radiologo Davide Machado. Verranno anche prelevati tessuti e campioni per l’esame del Dna. Nell’interno cosce dell’uomo c’è tessuto non carbonizzato.
Dopo l’autopsia, si potrà procedere eventualmente con indagini più mirate. Indagini che sono coordinate dal pm Eugenia Menichetti, che sabato si era recata sul posto insieme ai carabinieri immediatamente allertati (in foto, a destra, il tenente colonnello Samuele Sighinolfi, comandante del Reparto operativo di Aosta)
Gli inquirenti tendono ad escludere l’ipotesi della criminalità organizzata per le modalità con cui è stato dato alle fiamme il corpo: in un luogo visibile dalla strada, dove transitano molte persone, sia in bicicletta sia a passeggio con i cani e l’orario, il tardo pomeriggio.
Una delle ipotesi, da verificare, è che il copro dell’uomo sia stato cosparso di benzina prima di dargli fuoco.
(re.newsvda.it)