Si è spento il canonico don Amato Gorret
Classe 1928, era malato da tempo. Camera ardente e rosario martedì 15 in Cattedrale ad Aosta; funerali mercoledì 16
Si è spento ieri sera, domenca 13 agosto, all’ospedale di Aosta dove era ricoverato da un mese il canonico don Amato Battista Gorret, già parroco della Cattedrale di Aosta.
La camera ardente sarà allestita nella Cattedrale di Aosta a partire dalla mattinata di martedì 15 agosto. Alle 19,30 sarà recitato il Santo Rosario sempre in cattedrale.
La Santa Messa esequiale, presieduta da Mons. Franco Lovignana, vescovo di Aosta, sarà celebrata nella Cattedrale di Aosta mercoledì 16 agosto 2017 alle 10. Successivamente, la salma sarà accompagnata al cimitero di Valtournenche, paese natale del canonico, dove sarà tumulata.
Chi era don Amato Gorret
Don Amato era nato a Valtournenche il 26 febbraio 1928. Dopo la formazione in Seminario, ricevette l’Ordinazione sacerdote il 12 giugno 1953 per le mani di Mons. Maturino Blanchet insieme a don Luigi Maquignaz, don Silvio Perrin e don Amato Chatrian (che ci ha lasciati lo scorso 12 gennaio), con i quali conservò una bella amicizia. Iniziò il suo ministero come Vicario parrocchiale proprio in Cattedrale (Parrocchia di San Giovanni Battista) il 15 ottobre 1953. Successivamente, fu Parroco di La Thuile dal 1956 al 1963, quando venne nominato rettore del Piccolo seminario, incarico che mantenne fino al 1970. Il primo agosto dello stesso anno fu nominato parroco di Saint-Christophe. Appena un anno dopo, il 3 agosto 1971, tornò in Cattedrale come canonico e parroco, incarico che mantenne fino al giugno 2002.
“Desideroso di far conoscere al meglio il Signore Gesù e il suo Vangelo organizzò innumerevoli pellegrinaggi in Terra Santa (oltre che in altre mete dei racconti biblici) e coloro che vi partecipavano non potevano fare a meno di percepire come don Gorret in quei luoghi si sentisse “a casa” – si legge in una nota della Curia -. In questi lunghi anni ricoprì importanti incarichi diocesani: responsabile della Commissione diocesana per la liturgia, professore di liturgia al Seminario Maggiore, membro del Consiglio presbiterale, della Commissione per l’arte sacra, del Tribunale diocesano, assistente spirituale del Sodalizio Virgo Fidelis”.
“Nel 2002 – prosegue la nota – venne nominato cancelliere vescovile, incarico che mantenne fino al giugno 2013, quando per motivi di salute si ritirò al Priorato di Saint-Pierre. Sollevato dalle responsabilità, ha trascorso serenamente i suoi ultimi anni godendo della vicinanza dei suoi famigliari, dei confratelli e degli amici che di tanto in tanto gli recavano visita. A tutti assicurava la preghiera ed offriva parole di conforto a chi si trovava in difficoltà con quella generosità che ha caratterizzato tutta la sua vita. Persino nel tempo del suo ricovero ospedaliero, quando le forze glielo permettevano, invitava i visitatori a recitare una preghiera e concludeva con un sorriso e con: «coraggio»! E con coraggio don Amato ha raggiunto l’attesa Gerusalemme celeste”.
(re.newsvda.it)