Turismo: è nata la community Airbnb valdostana
Il sodalizio riunisce i 1800 valdostani che, attraverso la piattaforma nata in America quasi dieci anni fa, decidono di affittare la loro abitazione o parte di essa
Sono circa 1.800 gli host valdostani che nel 2016, attraverso il portale Airbnb hanno affittato la propria abitazione o una parte di essa, per complessivi 2300 appartamenti che hanno accolto 43 mila persone, generando 162 mila presenze, con una permanenza media di 4 giornate, un fatturato di 3 milioni 240 mila euro e generando 680 mila euro di imposte, oltre ad alimentare l’indotto. Ieri, martedì 8 agosto, alla Cittadella dei Giovani, si è ufficiamente costituita la Community di Airbnb Valle d’Aosta; i co-fondatori Raphael Castelnuovo, Federica Pastoret e Claudio Pica hanno spiegato l’importanza di fare rete; «la mission della nostra Community è finalizzata a fare rete tra i membri del portale, al fine di ampliare i servizi offerti, offrire competenze, organizzare eventi culturali e ludici e scambiarsi esperienze. Non vogliamo fare la guerra alle associazioni operanti nel settore turistico bensì inserirci nel settore come parte attiva». Castelnuovo, Pastoret e Pica hanno sottolineato che tutti gli importi ricevuti dagli host sono tracciabili, in quanto i clienti pagano direttamente l’operatore Airbnb che solo in un secondo momento trasferisce le somme ai proprietari attraverso bonifico bancario. Informazioni e chiarimenti possono essere chiesti scrivendo una mail a hostairbnbvda@gmail. (re.newsvda.it)