Consiglio Valle: passa manovra da 20 milioni, ma la maggioranza è al capolinea
Non piace la costituzione del nuovo gruppo, poco autonomista, Area civica-Stella Alpina-Pour notre Vallée
La minoranza compatta ha lasciato l’aula non partecipando al voto sulla variazione di bilancio che è passata con i voti della sola maggioranza. La discussione sulla manovra da 20 milioni di euro ha messo a nudo le frizioni tra Uvp, Pour Notre Vallée, Area Civica e Stella Alpina, più defilata la posizione di Alpe. Tutto lscaia presagire che alla ripresa dei lavori del Consiglio Valle a settembre avremo un nuovo cambio di maggioranza con il ritorno a un’alleanza Uv, Uvp e movimenti satelliti.
Intanto nelle dichiarazioni di voto il capogruppo del Pd Jean-Pierre Guichardaz ha parlato di «Consiglio sfregiato sia da chi se ne è andato (Roberto Cognetta M5S non ha partecipato al dibattito) sia dalla maggioranza che ha usato la massima istituzione democartica come un dente da togliere. Il vostro esperimento è miseramente fallito».
l capogruppo di Epav Mauro Baccega si è detto rammaricato perché «a condurre il dibattito avrebbe dovuto esserci un atteggiamento più consono. Le luci di questi provvedimenti sono le assunzioni, i mutui a sostegno dell’edilizia; per gli altri interventi c’è poca chiarezza».
Elso Gerandin ha amminito: «Una Valle d’Aosta spaccata non sarà mai credibile. Con lo Stato bisogna agire subito altrimenti il declino della nostra regione è decretato. Da qui a settembre voglio capire la vera sitauzione dei valdostani. A me i psicodrammi degli ex di maggioranza importano poco (leggi Pd). Starò con la maggioranza solo fino a che la legge sarà promulgata».
Il capogruppo dell’Union valdôtaine Ego Perron ha ribadito: «Alcune considerazioni ci hanno convinto, mentre altre non hanno fatto che rafforzare le nostre perplessità. Noi abbiamo insistito sul metodo perché il metodo è stato sostanza in questo passaggio e la politica richiede coerenza di linguaggio. Noi denunciamo ancora una volta che su di un provvedimento così importante non siamo stati messi nella condizione di dare il nostro contributo».(danila chenal)